Antonia Casini
Cronaca

Maxi rogo del Monte Serra, “il responsabile è di Calci, un dolore doppio per la comunità”

I sindaci Ghimenti e Ferrucci: “Per richiesta danni, un terreno dove costruire un parco giochi per bambini”

Giacomo Franceschi, ex volontario Aib della sezione di Calci

Giacomo Franceschi, ex volontario Aib della sezione di Calci

Pisa, 14 giugno 2025 – Adesso che la condanna per Giacomo Franceschi a 10 anni (quasi due già scontati) è definitiva, come sancito dalla Cassazione, anche i sindaci di Calci e Vicopisano parlano di un evento che ha segnato per sempre i comuni che amministrano.

Maxi rogo del Monte Pisano, che cosa accadrà adesso? “Ci siamo sempre astenuti da qualsiasi commento perché ritenevamo necessario attendere la conclusione del processo – affermano Massimiliano Ghimenti e Matteo Ferrucci – Abbiamo ritenuto di tenere questa condotta perché, per la nostra Costituzione, si è innocenti fino alla sentenza definitiva. E perché crediamo in questo principio e nella giustizia. Oggi (giovedì, ndr), però, la Suprema corte ha sancito e ha sancito definitivamente che un nostro concittadino è responsabile del gravissimo incendio del settembre 2018 e della relativa distruzione che ha interessato il nostro territorio. Questo causa un dolore doppio. Fa ancor più male saperlo.

Specie ripensando a cosa abbiamo vissuto ed ancora più a cosa avrebbe potuto succedere, anche in termini di vite umane. In conclusione possiamo dire che le sentenze non si commentano, si rispettano. Ma ci teniamo a dire che ci auguriamo che il fatto di essere di fronte ad una condanna funga anche da deterrente per tutti”.

La richiesta dei danni. Oltre 4 i milioni spesi per l’incendio, ma sono altri 11 quelli stimati per far ’guarire’ completamente il territorio. Per i Comuni di Calci e Vico, che si erano costituiti parte civile con gli avvocati L’aura Antonelli e Silvia Fulceri, le provvisionali erano state stabilite in 100mila euro. “Andremo avanti per garantire i diritti della comunità – spiegano i primi cittadini – Un obiettivo potrebbe essere il recupero di un terreno da trasformare in un parco dedicato ai bambini, restituendo così una piccola parte di quanto è stato tolto”.