
Il rogo sul Monte Serra il 24 settembre 2018
Pisa, 13 giugno 2025 – È diventata definitiva la condanna a 10 anni per il piromane che agì sul Monte Serra nel settembre 2018 causando la distruzione di 1.000 ettari di bosco e vegetazione. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall'avvocato di Giacomo Franceschi, peraltro l'ex volontario antincendi. Adesso dovrà essere effettuato il calcolo residuo di pena per Franceschi che ha già quasi scontato due anni. Per la procura di Pisa la sera del 24 settembre 2018 fu Franceschi ad innescare le fiamme sul versante di Calci del Monte Serra. Il fuoco, alimentato dal forte vento, distrusse boschi, olivete, vegetazione e raggiunse 11 case di cui cinque completamente distrutte. Furono 700 le persone evacuate. Per l'avvocato Mario De Giorgio, Franceschi non è il responsabile dell'incendio e in aula durante i processi l'imputato si è sempre proclamato innocente dichiarando di esser andato sul Monte Serra solo dopo che l'incendio era iniziato. Nel processo si costituirono parti civili l'associazione di volontariato Gva di cui Franceschi faceva parte, i comuni di Calci, Buti e Vicopisano e la onlus Lega per l'abolizione della caccia.