REDAZIONE PISA

Rogo del Serra Franceschi, condanna definitiva

La Cassazione ha rigettato il ricorso: confermati i 10 anni di pena. La difesa: "Molto rammaricato, non è lui il responsabile"

La Cassazione ha rigettato il ricorso: confermati i 10 anni di pena. La difesa: "Molto rammaricato, non è lui il responsabile"

La Cassazione ha rigettato il ricorso: confermati i 10 anni di pena. La difesa: "Molto rammaricato, non è lui il responsabile"

"È Franceschi il responsabile dell’incendio del Monte Pisano del 2018", il rogo che ormai quasi 7 anni fa distrusse oltre 1.000 ettari di vegetazione. La Cassazione ha rigettato il ricorso dell’ex volontario del Gva di Calci e ora la condanna a 10 anni (quasi 2 già scontati) è diventata definitiva. Anche se la sua difesa, l’avvocato Mario De Giorgio del foro di Pisa respinge, ancora una volta, le accuse: "Oggi (ieri per chi legge, ndr) la I sezione penale della Corte di Cassazione, rigettando il ricorso presentato nell’interesse di Giacomo Franceschi, ha chiuso la vicenda giudiziaria relativa all’incendio verificatosi il 24 settembre 2018 sul Monte Serra", afferma il legale. "Sono profondamente rammaricato perché sono convinto, e continuerò ad esserlo, che Giacomo Franceschi non sia il responsabile di quel grave evento. Ma la sentenza è ormai definitiva e, come tale, va rispettata". Che cosa accadrà ora? Dovrà essere effettuato il calcolo del residuo di pena.

Un anno fa, a giugno 2024, c’era stata la sentenza di appello per l’incendio che devastò il Monte Pisano. La pena in secondo grado era stata ridotta a 10 anni (in primo, l’imputato era stato condannato a 12, presidente Beatrice Dani, a latere Grieco e Iadaresta). Il reato di disastro ambientale era stato ‘assorbito’ in quello di incendio boschivo ed era quindi stata accolta una delle istanze della difesa.

Quella sera. Undici le case colpite (cinque distrutte) in quell’evento, 700 le persone evacuate tra Montemagno e Noce. Numerose le parti civili che si erano costituite, non tutte lo avevano fatto in appello: l’associazione Gva (10mila euro la provvisionale), di cui Franceschi faceva parte all’epoca; i Comuni danneggiati, quelli di Calci e Buti (quest’ultimo ha rinunciato alla richiesta in favore degli altri) attraverso la penalista Laura Antonelli; il Comune di Vicopisano (100mila euro) assistito da Silvia Fulceri e la onlus ambientalista "Lega per l’abolizione della caccia" (5mila) rappresentata dal legale Valentina Angelini. Per la procura di Pisa fu lui ad innescare la furia del fuoco, probabilmente con alcuni zampironi. In aula, a Pisa, l’imputato si era difeso: "Quella sera non ero sul Serra, ma a casa", e aveva aggiunto "sono salito sul monte solo dopo l’incendio".

Antonia Casini