"Immagine inqualificabile" La condanna netta di Bani

Il presidente del Parco: "Messaggio ripugnante. Non aggrediscono l’uomo. Monitoraggio di alcuni esemplari con collari che suonano in caso di bisogno".

"Immagine inqualificabile"  La condanna netta di Bani
"Immagine inqualificabile" La condanna netta di Bani

Il presidente del Parco di San Rossore, Lorenzo Bani, è indignato. "Un’immagine inqualificabile di cui non capisco il significato", commenta. "Mi sembra di tonare agli anni dello sterminio, negli anni ’70". Avvisato del lupo impiccato al cavalcavia, Bani si è informato sul caso.

"I lupi non aggrediscono l’uomo – aggiunge – e le imprese si devono attreazzare con recinti e protezioni adeguate. Quello che è accaduto è un segnale in contrasto netto con il rispetto della natura, dell’ambiente e degli animali. Sarebbe potuto essere un qualsiasi animale". "Mi verrebbe da invocare l’ergastolo per il responsabile. E’ ripugnante ciò che ha fatto". "Anche come messaggio per i giovani – prosegue è negativissimo – Noi ci stiamo impegnando per cercare di dimostrare come i lupi si muovono e per sapere dove vanno e che cosa fanno. Mi disturba tutto questo".

"I lupi non hanno mai aggredito le persone, potrebbero farlo, per esempio, in un’eventuale intromissione in uno scontro fra cane e lupo, ecco perché diciamo sempre di tenere al guinzaglio e vicino il proprio animale".

La prevenzione. "Stiamo acquisendo dissuasori per il collare, quando si avvicina lupo suona e così l’animale si allontana. E’ una specie meravigliosa".

I numeri. "Secondo l’Ispra sono 3500 in Italia, ma crediamo che la cifra sia al ribasso. E’ un animale che adoro per la cultura: il numero è stabile perché il branco non permette l’accoppiamento fra componenti della famiglia. E la loro presenza è indice di biodiversità sana, l’ambiente sta bene".

"Nei giorni scorsi abbiamo organizzato nella sala Gronchi sul viale delle Cascine il convegno ’Convivere con i lupi: tra miti da sfatare e i progetti del Parco per la convivenza con l’uomo’. Abbiamo illustrati i progetti che il Parco porta avanti per lo studio di questo animale con l’obiettivo di lavorare per cercare una sempre migliore convivenza con le attività umane".

Il nucleo presente a San Rossore: "è riproduttivo stabile costituito da un maschio ed una femmina arrivati qui autonomamente ed in momenti differenti che hanno formato un branco attualmente di sette esemplari tra adulti, giovani e cuccioli".

An Cas.