Il processo canonico verso la conclusione

1) Ad aprile

La denuncia in Curia. E l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto dà immediatamente mandato di approfondire i fatti, avviando una serrata indagine interna. E’ il primo atto propedeutico all’avvio del processo canonico, una volta che le denunce si trasformano in sospetti fondati.

2) Prima dell’estate Sono state raccolte tutte le testimonianze sul caso e prima delle ferie di agosto il quadro è pressoché completo. Il Vaticano, nel corso del processo canonico, viene tenuto costantemente informato dalla diocesi pisana. L’arcivescovo ha già anche incontrato, in via riservata, le famiglie delle presunte vittime.

3) 16 settembre

Una nota durissima, Benotto rende pubblica la vicenda e lo fa con toni perentori esprimendo "profondo dolore e vergogna" e chiedendo "perdono a chi ne è stato vittima e a quanti ne soffrono per lo scandalo che oscura il volto della Chiesa". Il sacerdote si è dimesso da tutti gli incarichi pastorali e avrebbe già ammesso le sue responsabilità.

4) Domenica

La messa, la prima dopo lo scandalo, nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, a Pratale (la chiesa di Santa Marta è chiusa da tempo per danni al tetto), sarà celebrata già dal nuovo parroco nominato dall’arcivescovo: don Lukasz Kostrzewa. Sarà lui a informare i fedeli del terremoto che ha investito l’unità pastorale.