GABRIELE MASIERO
Cronaca

Il nodo delle infrastrutture: "Ferrovie ad alta velocità e collegamenti autostradali. Questi buchi vanno colmati"

Il presidente dell’Unione Industriale pisana Andrea Madonna guarda al futuro "C’è difficoltà ad assumere personale per mancanza di candidati e preparazione inadeguata".

Il nodo delle infrastrutture: "Ferrovie ad alta velocità e collegamenti autostradali. Questi buchi vanno colmati"

Il nodo delle infrastrutture: "Ferrovie ad alta velocità e collegamenti autostradali. Questi buchi vanno colmati"

"Le sfide del 2024 si possono sintetizzare nella nostra volontà di continuare a promuovere azioni per favorire la crescita e lo sviluppo delle nostre aziende e quindi della nostra provincia e della sua popolazione, ma soprattutto per cercare di colmare la difficoltà delle imprese ad assumere personale che ancora caratterizza i nostri dati con il 56% di richieste aziendali inevase (+3% rispetto al 2022), a novembre 2023 secondo l’indagine Excelsior".

Parola di Andrea Madonna, presidente dell’Unione industriale pisana che, in un colloquio con La Nazione, spiega così questa difficoltà: "Dipende nella maggior parte dei casi alla mancanza di candidati e a preparazione inadeguata. C’è quindi un problema di formazione che l’Unione industriale insieme alla Camera di Commercio da alcuni anni cerca di fronteggiare con progetti di orientamento e di formazione tecnico-scientifica che coinvolgono le realtà scolastiche della provincia e le nostre università e centri di ricerca". Tra le novità del 2024 ci sarà anche l’attività a regime del neocostituito gruppo Nautica.

"La creazione del Gruppo Nautica all’interno della nostra associazione era doverosa e ha un grande significato: questo è uno dei settori più grandi d’Europa e la Toscana realizza il 50% del fatturato mondiale degli yacht di grosse dimensioni. È un vanto, per la città di Pisa, ospitare nel suo territorio marchi che nel mondo della nautica rappresentano realmente una eccellenza. In questo caso la sfida è riuscire a trattenere questi marchi, creando le condizioni perché questi insediamenti rimangano e possano crescere: in prima battuta e a breve termine, servono interventi basilari come quello di assicurare un costante dragaggio del Canale dei Navicelli, per garantire sicurezza ed evitare problemi di transito dei megayacht. Interventi simili dovrebbero investire anche lo Scolmatore e l’accesso al Porto di Livorno".

Presidente, e in prospettiva?

"Bisognerebbe intervenire sulle palancolature laterali del Canale, e in questo il Comune di Pisa ha investito risorse. Fondamentale è però la programmazione affidata a una visione chiara e concreta: è quanto mai necessaria una chiusa sul ponte dell’autostrada affinché i mega-yacht possano transitare in sicurezza, senza dover essere smontati. Il modello, in questo senso, è l’Olanda".

Creare infrastrutture, insomma. Ma questo per la costa è davvero un tasto dolente.

"Quello delle infrastrutture è un tema che poniamo da anni con la richiesta di completare l’autostrada Tirrenica e di una linea ferroviaria moderna e interconnessa con l’Alta velocità. In questo contesto ci preoccupa ora l’avvio dei lavori per il Passante e la Stazione di Belfiore a Firenze, che potenzia l’Alta Velocità di Firenze tagliando però ancora una volta fuori Pisa e la Costa. Se prima era già complicato raggiungere Firenze su treni con tante fermate, ora, in assenza di interventi da tempo richiesti, il disagio si accresce. Prima che la nuova stazione Alta Velocità diventi operativa, si parla del 2028, è urgente intervenire per facilitare il collegamento Pisa-Firenze, altrimenti raggiungere Firenze ci costerà una fermata in più con inevitabili ripercussioni su tanti aspetti".

Che risposte vi aspettate dalla politica?

"Questo e altri temi li abbiamo affrontati nel 2023 nell’assemblea a cui invitammo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il governatore della Toscana Eugenio Giani. Al ministro mostrammo i buchi infrastrutturali che, nella carta geografica dell’Italia, corrispondono alla Toscana e in particolare alla nostra area. Continuiamo a chiedere di colmare questi buchi: la costa ha bisogno di una linea ferroviaria degna di questo nome e di un collegamento autostradale fino a Roma. Abbiamo ottenuto formali promesse e adesso aspettiamo i fatti".