
Il Ministro sulle nostre pinete: "Cerchiamo pini più ‘resistenti’"
Pineta di Tirrenia a rischio per la "cocciniglia tartaruga", dopo l’interrogazione al sindaco di Pisa del consigliere comunale Marco Biondi (Pd) arriva da Roma, anche la risposta del ministero dell’ambiente all’interrogazione presentata dall’onorevole dem Marco Simiani proprio sul tema della pineta mediterranea. "Il monitoraggio delle zone infestate – si legge nella risposta in commissione da parte del ministero -, è necessario a individuare eventuali esemplari di pino poco sensibili, da cui ottenere, per mezzo delle più adeguate metodologia di riproduzione, ceppi in grado di resistere alle infestazioni". In Italia i pini mediterranei, oltre a costruire una componente paesaggistica di rilievo, svolgono una funzione rilevante di protezione del suolo, ricostruzione del bosco a seguito di incendi e altre forme di degradazione del suolo, oltre a fungere da barriera protettiva della vegetazione dell’entroterra.
"La pericolosità della cocciniglia tartaruga dei pini – continua la nota del ministero -, ha indotto il Comitato fitosanitaria nazionale a istituire al suo interno uno specifico Gruppo di Lavoro tecnico-scientifico, cui partecipano il Centro difesa e certificazione in qualità di Istituto nazionale per la protezione delle piante e l’Università degli studi di Napoli Federico II. Il gruppo è incaricato di: sviluppare modalità di indagine delle aree colpite e delle aree indenni, allo scopo di definire l’estensione dell’infestazione; individuare le misure fitosanitarie più appropriate per l’eradicazione ed il contenimento; identificare le sostanze attive dotati di potenziale efficacia contro il coccide e ricercare possibili agenti di controllo biologico".