Il "Galilei" ha fretta di tornare a primeggiare Così diventerà uno scalo da 7 milioni di passeggeri

Apre il cantiere: un piano da 88 milioni di investimenti. Via alla prima quota da 8 milioni di lavori affidati a Tac, nata dall’alleanza con il gruppo Madonna

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di Gabriele Masiero

PISA

Si parte. Non sono i lavori principali, ma finalmente da ieri il cantiere che porterà alla nuova aerostazione del "Galilei" è realtà. Si parte con il nuovo bypass fognario e altri sottoservizi per un primo investimento di 8,2 milioni di euro. "Rallenteremo in estate - spiega Naldi - per ridurre al minimo il disagio sui passeggeri in vista di una stagione che ci auguriamo di ripartenza". I lavori saranno realizzati da Tac, la società in house di Toscana Aeroporti nata dall’alleanza tra la società aeroportuale e la famiglia Madonna. L’intero progetto prevede un investimento totale di 88,2 milioni di euro suddiviso in due fasi: nel periodo 2022-2024 la riconfigurazione degli spazi attuali, delle aree air-side del piazzale aeromobili per un investimento totale di 48,2 milioni; nel periodo 2025-2035, invece, si concluderà la realizzazione del nuovo distaccamento dei vigili del Fuoco e l’implementazione di altre fasi di ampliamento per altri 40 milioni. Il terminal a regime potrà ospitare oltre 7 milioni di passeggeri. Il governatore Eugenio Giani ha confermato che Pisa "è e resta il principale aeroporto della Toscana e avrà un terminal passeggeri moderno, efficiente e in linea anche con la sostenibilità richiesta dall’Europa".

Ma Naldi si è spinto perfino oltre: "Il sistema aeroportuale toscano si regge su due gambe, Firenze e Pisa e uscire da questa logica significa soprattutto perdere il ruolo di sistema strategico nazionale, assegnato dal piano nazionale aeroportuale al sistema regionale e non ai singoli aeroporti: Firenze è e rimarrà un city airport, ovvero un aeroporto con voli di medio raggio ad alta frequenza verso gli hub europei e Pisa un aeroporto a vocazione low cost e intercontinentale, avendo una pista che lo consente al netto dello sviluppo dei piazzali".

Ma per crescere serve anche altro e per questo Naldi ha "chiesto collegamenti ferroviari con frequenze ogni mezz’ora e con una maggiore qualità dei treni", ma lo ha ricordato anche il sindaco, Michele Conti, salutando "con soddisfazione un’opera attesa da mesi", sottolineando che "Pisa e la costa devono diventare un polo aggregante di investimenti nei prossimi anni sul piano delle infrastrutture, della logistica, del sistema delle imprese e del turismo" e chiedendo "maggiore attenzione della Regione Toscana e del Governo sulle infrastrutture e a non perdere l’occasione dei fondi del Pnrr ancora a disposizione in questa direzione".

Il consigliere regionale di Fdi, Diego Petrucci, ha invece punzecchiato Giani: "Pisa scalo principale? Lo dica anche quando è a Firenze: l’interesse regionale è quello di avere un sistema aeroportuale complementare, con una linea ferroviaria veloce in grado di collegare nel minor tempo possibile la costa con il capoluogo regionale".

Secondo il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, "l’inizio dei lavori permetterà all’intero sistema aeroportuale regionale di crescere ed attrarre sempre più passeggeri e generare nuovi investimenti", mentre per l’assessore regionale Alessandra Nardini "il cantiere che parte è un chiaro segnale che si è oggettivamente aperta una fase nuova, ora occorre darle concretezza anche con la velocizzazione ferroviaria Pisa-Firenze, strategica per tutta la costa".