
Il chirurgo di Jo vola in Usa. La gioia di mamma Irene: "Abbiamo aperto una via. Ora nuove speranze"
"Sono riuscita a mantenere la promessa. Il chirurgo ortopedico di Jo ha partecipato al corso di formazione del dottor Paley negli Stati Uniti e questo è un primo passo fondamentale non solo per il futuro di mia famiglia, ma anche per quello di altri bambini". Irene Ceneri, la mamma della bambina di Tirrenia che dalla nascita combatte contro l’emimelia tibiale totale bilaterale, una malformazione che le impediva di camminare e per la quale nessuno in Italia aveva individuato una cura, è riuscita a fare in modo che Alessandro Zanardi, chirurgo ortopedico e traumatologo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze potesse volere in Florida e seguire sul campo un corso di formazione professionale, con lezioni teoriche e pratiche in sala operatoria per scoprire il metodo di cura del Paley Orthopedic & Spine Institute, struttura leader a livello mondiale nella chirurgia ortopedica ricostruttiva.
"Lui - ricorda mamma Irene - è sempre stato disponibile a partire. Già conosceva il metodo del dottor Dror Paley, ma quando nei mesi scorsi durante il nostro secondo lungo soggiorno a Miami per le terapie di Jo abbiamo appreso dell’organizzazione di questo corso intensivo abbiamo preso tutte le informazioni necessarie per aderire e gliele abbiamo girate. Il dottor Zanardi si è iscritto subito e noi, con la nostra associazione I sogni di Jo, che da anni conta anche sulle generose donazioni di moltissime persone (tramite paypal [email protected] oppure con un bonifico bancario all’Iban IT46Q05034140550), eravamo pronti a sostenere le sue spese di viaggio e soggiorno, ma Alessandro ci ha detto che preferiva lasciare i soldi a disposizione di Jo e si è pagato tutto da solo: il corso intensivo offre agli 82 chirurghi arrivati da tutto il mondo uno sguardo completo su valutazione, pianificazione, chirurgia e riabilitazione di pazienti con deficit femorale congenito, pseudoartrosi congenita della tibia, emimelia tibiale e fibulare, ginocchio pterigio congenito, mano a mazza radiale, e lussazione congenita della rotula". La partecipazione al corso è un secondo traguardo importante, dopo il soggiorno-studio di un fisioterapista italiano al Paley institute, perché, spiega Irene Ceneri, "ora al Meyer di Firenze ci sarà un ortopedico italiano che può trasferire nel nostro Paese quel metodo di cura ed è un grande passo in avanti rispetto a cinque-sei anni fa quando ci prospettavano solo l’amputazione delle gambe per nostra figlia: oggi grazie al dottor Zanardi, al Meyer e a tutte le menti aperte e pronte ad imparare, c’è un nuovo futuro per i bambini come mia figlia".
L’obiettivo dell’associazione fondata dalla famiglia Ceneri-Santabarbara infatti è anche quello di aprire una strada che porti in Italia il modello del dottor Paley: "Lottiamo da anni per nostra figlia - conclude Irene Ceneri - ma con un occhio rivolto a tutte quelle famiglie che abbiano incontrato in questi anni e che vivono la nostra stessa condizione. Sapevamo che era un percorso molto complicato, non ci davano speranze e invece oggi Jo cammina e vogliamo che questo non sia un punto di arrivo, ma l’inizio di un nuovo cammino che ci consenta di aprire un varco nel nostro sistema sanitario e introdurre la possibilità di adottare terapie che hanno dimostrato di essere efficaci e che rappresentano una concreta possibilità di vita migliore per queste disabilità. Con Alessandro e il fisioterapista Alessandro Guidi abbiamo aperto una via".