
di Gabriele Masiero
PISA
Scatta domani l’obbligo di Green pass per tutti i dipendenti pubblici e privati. A Pisa e provincia riguarda circa 15mila addetti del pubblico impiego, ma il d-day è atteso senza particolari preoccupazioni. Non ci dovrebbero essere contraccolpi nell’organizzazione dei servizi all’utenza, anche perché la quota di non vaccinati sarebbe piuttosto esigua, anche se, per i sindacati, meritevole comunque di attenzione. "È necessario salvaguardare i lavoratori e soprattutto coloro che non sono riusciti a fare il vaccino per motivi medici reali o chi ha scelto di farlo negli ultimi tempi e ancora non dispone del Green pass - ha sottolineato Angelo Colombo, segretario provinciale della Uil - perché le situazioni possono essere le più diverse e non si tratta di persone ideologicamente no vax. Chi non ha potuto vaccinarsi per questioni mediche reali dovrebbero poter accedere a tamponi messi a disposizione dal datore di lavoro per non essere discriminati". Per Colombo, "sarebbe utile salvaguardare il lavoro agile, perché ci possono essere situazioni in cui lo smart working può essere ancora produttivo per garantire prestazioni all’utenza e salvaguardare i lavoratori sprovvisti di Green pass". Di situazione assai più complessa però parla Federico Giusti, portavoce del sindacato di base Cub: "Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni di dipendenti pubblici che hanno difficoltà economiche a sottoporsi a tamponi periodici e abbiamo chiesto agli enti pubblici di stipulare convenzione senza aggravio di spesa ma abbiamo ricevuto solo risposte negative. Del resto, il tema di fondo è che il Green pass è stato adottato come grimaldello per disinnescare la contrarietà al vaccino, costruendovi intorno un dispositivo legislativo per incentivare la vaccinazione (ad esempio eliminando lo smart working): la verità è che i sindacati, come invece è avvenuto, non dovevano improvvisarsi come paladini della campagna vaccinale, ma chiedere più tamponi gratuiti per garantire luoghi di lavoro sicuri e una barriera più efficace alla diffusione del contagio visto che ci sono persone infette anche tra i vaccinati e possessori di Green pass". "Il pubblico impiego - osserva Mauro Fuso, segretario provinciale della Cgil - nella provincia di Pisa si presenta all’entrata in vigore del Green pass obbligatorio nei settori pubblici senza grossei criticità. Né la Camera del lavoro né la categoria ha ricevuto segnalazioni, ma per avere risposte più precise dovremo capire che cosa succederà da domani seguendo con attenzione il settore dei servizi collegati al pubblico impiego ma è difficile oggi fare previsioni". La pensa allo stesso modo il segretario provinciale della Cisl, Dario Campera: "La preoccupazione maggiore riguarda la disponibilità di tamponi e tempi di esecuzione, ma non abbiamo sentori di difficoltà nell’erogazione dei servizi".