"Gli adolescenti sfogano le paure"

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"Molti adolescenti non riescono a trovare la propria tranquillità. A causa della pandemia vi sono ancora limitazioni e forti incertezze sul futuro che opprimono i più giovani. La paura trova due valvole di sfogo: alcuni ragazzi si rinchiudono in sé stessi altri si lasciano andare alla violenza". Così Simona Cotroneo, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del Progetto Fair Play di Paim, spiega il successo di ’Squid Game’ e analizza i possibili problemi di emulazione: "L’adolescenza rappresenta un momento di estremità, dove è difficile mantenere un comportamento moderato. Sempre più ragazzi si isolano dal mondo, mentre altri cadono nella trappola della violenza cercando magari di imitare dei modelli". La pandemia, inoltre, ha reso ‘l’altro’ un nemico pericoloso, possibile fonte di contagio: "In una quinta elementare abbiamo parlato proprio di Squid Game e ho chiesto ai bambini: ’Che cosa vi piace? E perché lo imitate?’. La risposta è stata: ‘Per noia’". "Credo – conclude la psicologa – che ‘Squid game’ non rappresenti il vero fulcro del problema. La vera urgenza è quella di dedicare tempo di qualità ai propri figli così da intercettare i loro reali bisogni emotivi prima che questi declinino in comportamenti errati".

S.B.