Spazzatura spaziale, premiato lo studio di una ricercatrice pisana

Selenia Ghio, giovane dottoranda, si aggiudica il riconoscimento ‘Amelia Earhart’. "Non mi aspettavo di vincere"

A sinistra, Fernanda Gallo Freschi,  Selenia Ghio, De Francesco,

A sinistra, Fernanda Gallo Freschi, Selenia Ghio, De Francesco,

Pisa, 21 novembre 2018 - Selenia Ghio, giovane dottoranda, originaria di Marina di Carrara, ma adottata da Pisa, ha vinto il premio internazionale dedicato ad Amelia Earhart, la rivoluzionaria aviatrice statunitense che negli anni Trenta del ’900 stabilì molti record di volo. Un esempio per tante altre donne. Un riconoscimento prestigioso, conferito da Zonta International, un’organizzazione impegnata a migliorare la condizione femminile nel mondo, che Selenia si è aggiudicata con uno studio sul monitoraggio attraverso i radar della “spazzatura spaziale”, «cioè i rifiuti di una missione. Parti che si staccano da una sonda spaziale dopo il lancio e che vanno a creare detriti. Detriti che si formano dopo esoplosioni di satelliti o altro o dopo collisioni. E’ un processo a cascata, detto sindrome di Kessler», spiega lei stessa che nella sua carriera scolastica e accademica ha sempre preferito le materie scientifiche, soprattutto quelle applicate, come l’ingegneria, appunto. Tutto materiale che resta in orbita intorno alla Terra.

Ogni anno vengono bandite 30 borse di studio da assegnare a studentesse iscritte ai corsi di dottorato in ingegneria o scienze aerospaziali, per favorire gli studi in settori di solito maschili. Sono circa 1.150 le donne nel mondo che, dal 1938 a oggi, hanno ottenuto questo riconoscimento.

Selenia è una delle tre vincitrici italiane di quest’anno. «Ho partecipato ma non mi aspettavo di vincere», commenta la 27enne.