Una muraglia al posto del mare: bagnanti "in prigione", scatta la protesta / FOTO

Ghiaia, esplode la rabbia: "Chiederemo i danni". Il caso a "Striscia" - di Francesca Bianchi

Marina di Pisa, operai montano la barriera per i lavori alla scogliera, i residenti osservano meravi

Marina di Pisa, operai montano la barriera per i lavori alla scogliera, i residenti osservano meravi

Marina di PIsa, 5 luglio 2014 - Il mare non c’è più. E’ coperto da un ‘muro’ alto 4 metri: in basso i blocchi di cemento, sopra i pannelli fonoassorbenti posizionati ieri dagli operai e ricoperti con teli sui quali è riprodotto un orizzonte fatto di onde e sabbia. Compresa qualche nave. Così è ora la passeggiata di Marina, nel tratto ‘incriminato’ tra piazza delle Baleari e piazza Gorgona dove la Provincia intende realizzare due nuove spiagge di ghiaia. Cinquecento metri di ‘prigione’ come la definiscono i marinesi. «Benvenuti a Guantanamo» hanno scritto in massa su facebook postando foto e commenti, dirottati anche all’indirizzo di «Striscia la notizia». E ieri a fare le spese della rabbia dei marinesi è stato il vicesindaco Paolo Ghezzi che in questo fine settimana aveva già programmato la propria presenza a Marina per rispondere alle domande dei cittadini. A lui si sono rivolti un po’ tutti, non essendoci più referenti politici per quanto riguarda la Provincia (di fatto ‘rottamata’) se non i dirigenti tecnici che stanno seguendo la ‘pratica’ ghiaia. «Daremo mandato ai legali per una diffida, e la invieremo non alla Provincia ma al Comune — annuncia la presidente del comitato «No Ghiaie», Simona Rindi — a fine stagione confronteremo gli incassi della scorsa estate con quelli di quest’anno e chiederemo un risarcimento danni collettivo».

Da parte sua il vicesindaco Ghezzi per tutto il giorno ha incontrato cittadini e operatori facendo da tramite con ‘quel che rimane’ della Provincia. Lunedì il direttore generale Giuliano Palagi farà un sopralluogo sul cantiere e martedì mattina alle 9,30 il presidente Pieroni si è reso disponibile a ricevere una delegazione nella sede di piazza Vittorio. «Comprendo le preoccupazioni dei marinesi — afferma Ghezzi — e credo che esistano ancora margini per rendere l’operazione meno dolorosa. Il cantiere è stato programmato ed è andato in porto nella fase di smantellamento della Provincia. Io stesso tre mesi fa ho richiesto con una lettera un sopralluogo con i tecnici, la capitaneria e l’impresa per studiare le modalità di intervento. E non ho mai ottenuto risposta. Come sta avvenendo per la spianatura delle ‘vecchie’ spiagge di ghiaia nonostante i nostri solleciti».