
Quei pacchi che arrivavano a casa hanno insospettito i genitori. Erano anonimi. venivano prima recapitati a mano da lui, senza farsi vedere, poi, in un secondo tempo via posta. L’ultimo (dentro c’erano dei guanti borchiati) è stato trovato dagli agenti sul tavolo dell’uomo, ora ai domiciliari con il braccialetto elettronico: portava l’indirizzo dell’abitazione della ragazza che avrebbe stalkerizzato, da qui la denuncia. E’ quanto hanno ricostruito i poliziotti della mobile guidata dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita. Ma nell’alloggio dell’uomo, molto conosciuto in città per il suo impegno nelle manifestazioni storiche pisane e al vertice di un’associzione frequentata anche da bambini, sono stati trovati, oltre a computer, tablet, telecamere, hard disk e cellulari, anche abbigliamento considerato da sesso estremo (maschere di tipo fidelio, abbigliamento sadomaso, vari gadget erotici) e circa 500 dvd con 3000 film di contenuto pornografico, 15 sono al vaglio degli inquirenti perché contenenti scene di sesso tra uomini e ragazze apparentemente minorenni. Ma anche una microcamera full-hd realizzata artigianalmente con una batteria di cellulare, per realizzare in maniera occulta immagini ad alta definizione. Sarà l’hard disk a svelarne l’utilizzo. E’ accusato di detenzione di materiale pedopornografico e detenzione illegale di arma di fuoco: aveva una pistola in cantina. La ragazza, che quando è cominciato tutto aveva 13 anni, frequentava l’associazione cittadina che avrebbe poi ha abbandonato proprio a causa di quanto subito.
Il personale specializzato della mobile, che ha attivato il codice rosso, ha ascoltato la giovane, presente anche una psicologa. La Procura ha disposto una perquisizione per rintracciare e sequestrare il computer e il cellulare dell’indagato. Così, all’alba di lunedì, gli agenti hanno eseguito il blitz a casa dell’uomo, che vive da solo in provincia. Dentro la casa, c’erano moltissime foto prese dal profilo Instagram della minore, dove era vestita o in costume e, successivamente, modificate dall’uomo attraverso un programma grafico, per rendere la giovane nuda. Una di queste riproduzioni era appesa allo sportello del frigorifero. Il Deep nude è un’attività, che se per perpetrata nei confronti di una ragazza minorenne, profila il reato di pornografia minorile. Si è già tenuto l’interrogatorio di garanzia e l’arresto è stato convalidato: pubblico ministero, il dottor Aldo Mantovani. Viste le sue condizioni di salute, il 70enne si trova ai domiciliari.