
Tanta gente in strada
Pisa, 17 agosto 2015 - La notte di Ferragosto sembra diventata una ricerca del divertimento a ogni costo per i ragazzi pisani, che si danno appuntamento ogni anno sulle spiagge libere del litorale. Tutto comincia alla chiusura degli stabilimenti balneari, poco dopo le 20, quando si vedono arrivare i primi giovani con i propri zaini. Alcuni hanno anche delle tende da campeggio, che montano in pochi minuti, una volta che gli ultimi clienti lasciano libero un lembo di sabbia. L’appuntamento notturno è alla spiaggia libera di Calambrone, alle tre nella zona di Tirrenia e di fronte a piazza Gorgona a Marina di Pisa. Al calar del sole compaiono le prime luci lampeggianti delle poche pattuglie impegnate nel controllo della zona litoranea. Ci sono quattro pattuglie di vigili urbani e una volante della polizia, una decina di agenti in tutto. Oltre 1500 i ragazzi, divisi tra le spiagge libere. Una differenza incredibile tra le forze in campo.
La festa, se così si può definire, comincia intorno alle 22. Le pattuglie intervengono poco dopo per sedare una rissa sulle dune di Calambrone e la stessa cosa si ripete a intervalli regolari, sempre in punti diversi. Alcuni gestori di spiagge libere – la Kokito Beach, ex bagno degli americani, e la Verruca, Comunale 2 – hanno deciso di assecondare la voglia di divertimento, così restano aperte e i bar fanno da contraccettivo ai malintenzionati. Questo non accade nella Comunale 3 di Tirrenia, dove una guardia privata è stata chiamata a svolgere il servizio di sicurezza. Le tende qui sono oltre 70 e tra queste spuntano una decina di falò, accesi con rami secchi e tronchi trovati sulle dune. «Ho provato a dire ai ragazzi che non si possono fare fuochi sulla spiaggia ma sono stato aggredito. Son dovuto scappare, sono troppi», racconta il vigilante mentre presidia la zona del bar. La notte dello sballo sembra concentrarsi su questo lido, con musica techno e pusher liberi di agire senza nessun intoppo e vendere veri tipi di droghe ai minori presenti. All’uscita dello stabilimento ecco che scatta un’altra rissa: l’alcol parla e i ragazzi agiscono. Un altro punto «caldo» della notte è piazza Gorgona, dove un bar è rimasto aperto tutta la notte facendo affluire qui, in mezzo alla strada del lungomare, oltre 300 ragazzi.
Bevono e ballano per strada. Così le auto che vedono la calca di persone preferiscono rischiare la multa girando per strade secondarie, contromano. All’arrivo dei vigili ecco che la musica si ferma. La pattuglia passa e tutti tornano a ballare e a bere, intralciando il traffico. Una notte da sballo che però non fa pensare al divertimento, piuttosto il pensiero va alla beffa subita dai controlli e dalle ordinanze, che non riescono a far fronte a frotte di ragazzini ubriachi. La mattina di Ferragosto si contano i danni. Qualcuno, abbandonando la spiaggia, ha lasciato la brace ancora accesa vicino alle dune e scoppia un piccolo incendio, sedato dai bagnini che svuotano estintori sulle dune. L’ennesima prova di un’inciviltà palese nella notte precedente.
Andrea Valtriani