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"Eppur si muove": tate speciali per bimbi speciali

Torna il progetto della Sds per formare baby sitter in grado di accudire e seguire bambini con disabilità: ecco come funziona

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Saranno "Tate Speciali". Perché in grado di accudire e seguire anche i bambini con disabilità, un sostegno prezioso per tanti genitori alle prese con la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia, specie quando in casa ci sono bambini che necessitano di cura e assistenza specialistica. Lo diventeranno al termine del percorso di formazione previsto da "Take Care", uno delle azioni ddl progetto gestito dall’associazione "Eppur si Muove" e finanziato dalla Società della Salute della Zona Pisana, presentato ieri mattina nella sala consiliare del comune di Calci. "Un servizio innovativo ed essenziale per venire incontro alle difficoltà di tante famiglie con minori disabili che le aiuterà ad uscire anche dall’isolamento in cui si rischia di precipitare quando si hanno bambini disabili in famiglia" ha sottolineato la vicepresidente della SdS Pisana, e vicesindaco di Calci, Valentina Ricotta aprendo la presentazione pubblica, cui sono intervenuti anche le assessore alle politiche sociali di Cascina e Vicopisano Giulia Guainai e Valentina Bertini e quello alla disabilità del Comune di Pisa Sandra Munno. "Ci siamo posti fin dall’inizio il problema della qualità della vita dei bimbi con disabilità e delle loro famiglie, promuovendo in primo luogo una ludoteca – ha spiegato la presidente dell’associazione Stefania Bargagna-. Dopo, però, ci siamo posti un’altra domanda: questi nuclei familiari avranno pur il diritto di lasciare i figli in sicurezza per un pomeriggio magari perché c’è un’emergenza o anche solo per rilassarsi?" La risposta si chiama "Take Care", un progetto che si propone la realizzazione di un servizio babysitteraggio specializzato per bambini con disabilità. Tre gli step previsti: la formazione dell’aspiranti "tate speciali", una ventina in tutto quelle che saranno selezionate. Teorica, attraverso 4 seminari di 5 ore ciascuno, che prenderanno il via ad aprile. E pratica, con un tirocinio formativo nella ludoteca dell’associazione. Poi la raccolta delle richieste da parte delle famiglie che hanno necessità di supporto e la compilazione di un elenco aggiornato di "tate speciali". Quindi l’organizzazione di uno sportello(con tanto di pagina dedicata sul nuovo sito di "Eppure si Muove" che sarà on line a breve) in cui far incontrare la disponibilità delle babysitter con le necessità della famiglia. "Facciamo solo da tramite – hanno spiegato le volontarie Claudia Vincenti ed Eva Ferral Moreno -: nelle edizioni precedenti, però, già un mese e mezzo dopo aver chiuso il corso, chi lo aveva frequentato, aveva trovato un impiego". Per informazioni: [email protected].