È allarme per zecche e pappataci: "Effetto dei cambiamenti climatici"

Insetti vettori di gravi malattie. Parla Francesca Mancianti, docente di parassitologia a Veterinaria (Unipi)

Arriva il caldo e porta con sé zecche e pappataci (flebotomi) che sono il vettore biologico di Leishmania, un parassita agente di una zoonosi (la leishmaniosi) che può avere un decorso letale se non curata in tempo. Il punto su prevenzione, accorgimenti e cause di un possibile aumento di leishmaniosi, lo facciamo con Francesca Mancianti, docente di parassitologia al Dipartimento di Scienze Veterinarie di Unipi. "Non possiamo parlare di un boom di casi di Leishmaniosi canina, ma di una maggiore sensibilità al problema da parte di veterinari e proprietari, che sono più informati sulla malattia, nonché al miglioramento delle tecniche diagnostiche. D’altra parte con l’aumento delle temperature registrati negli ultimi anni, si allargano gli areali di distribuzione dei flebotomi vettori, che si riproducono efficacemente per periodi più lunghi, anche in zone dove la loro presenza non era stata precedentemente segnalata (Nord Italia e talora Europa Centrale)". Come si trasmette la Leishmaniosi?

"Attraverso la puntura del pappatacio, che inocula il parassita con la saliva. La trasmissione si verifica prevalentemente in estate. La diffusione del parassita in zone in cui non era stato registrato, è dovuta agli spostamenti di animali in zone endemiche (turisti che portano i cani in vacanza). Al rientro nel Paese di provenienza se gli animali hanno contratto l’infezione possono creare un nuovo focolaio". La trasmissibilità all’uomo? "Non è descritto un contagio diretto per contatto da cane ad uomo. C’è bisogno del vettore che può trasmettere il parassita da cane ammalato ad altri ospiti, tra cui l’uomo. La malattia, e non quindi la semplice infezione, si può manifestare nell’uomo, ma in soggetti con risposta immunitaria ridotta. Tuttavia sulla base di recenti studi, l’incidenza media dei casi autoctoni di leishmaniosi umana in Italia ha registrato una leggera flessione negli ultimi anni".

Cosa fare per scongiurare il diffondersi della Leishmaniosi?

"II controllo dell’infezione nel cane si basa sulla ricerca di anticorpi specifici, da effettuarsi in primavera. Gli animali asintomatici sono meno infettanti per il vettore e rispondono meglio al trattamento. L’applicazione di prodotti insetticidi specifici e repellenti, è fortemente consigliata durante il periodo aprile-ottobre. Sono disponibili vaccini che, anche se non conferiscono una protezione pari al 100% riducono la probabilità di infezione".

Altri consigli?

"Dato che i flebotomi si alimentano preferibilmente di notte o durante il giorno in macchie fitte e grotte, si consiglia di non lasciare il cane in giardino a dormire di notte in primavera/ estate ed eventualmente applicare zanzariere alla cuccia e di non portare gli animali in zone a rischio".

La Toscana come è messa?

"In Toscana la leishmaniosi è endemica. L’isola d’Elba ed il grossetano sono le zone con focolai più rilevanti".

E le zecche?

"Anche se non vettori di Leishmania, le zecche rappresentano un problema dato che sono vettori di numerosi patogeni, quali virus, batteri e parassiti, molti dei quali trasmissibili anche all’uomo e sono attive praticamente tutto l’anno. Oltre ai rodati sistemi di uso comune contro le zecche, sarebbe opportuno ispezionare il cane al ritorno dalla passeggiata. La zecca per trasmettere alcuni patogeni ha bisogno un periodo di latenza quindi se la si rimuove subito, si riduce il rischio di certe infezioni".

Carlo Venturini