
Marco
Stella*
Per quale motivo, durante i lavori per ristrutturare la sede del distretto sanitario di via Fiera di Sant’Antonino a Livorno, è stata scelta come sede alternativa l’ex hotel per i ferrovieri Ferrhotel, che versa in pessime condizioni, senza favorire l’ipotesi della sede dell’ex Circoscrizione 1 in Piazza Saragat, o strutture similari? Entro quest’anno, come mi segnalano il coordinatore provinciale del partito livornese, Chiara Tenerini e il coordinatore comunale, Elisa Amato, dovrà avvenire il trasferimento delle attività del centro socio-sanitario Asl Livorno nord nel quartiere di Fiorentina, in una struttura alternativa con la finalità di svuotare l’edificio di via Fiera di Sant’Antonino, procedere alla sua demolizione e poi iniziare la sua ricostruzione da zero. L’obiettivo dell’Asl è di riaprire il nuovo distretto nel 2025.
La ricerca dell’Asl di un immobile per il temporaneo trasferimento del distretto, iniziata lo scorso dicembre si sarebbe focalizzata sull’ex albergo Ferrhotel, in cui un tempo alloggiava il personale delle Ferrovie, immerso nella cittadella ferroviaria che si trova tra via Provinciale Pisana e la stazione. Tuttavia la soluzione è molto complessa poiché la struttura versa in situazioni di grave abbandono e degrado. Più volte l’Amministrazione comunale ha proposto di trasferire il distretto sanitario nel centro civico di piazza Saragat, dove oggi, sul retro, hanno sede una serie di uffici comunali, o addirittura di fare uno scambio di immobili tra Comune e Asl, ma senza risultato.
Considerato che l’operazione nei quattro anni previsti per i lavori al distretto sanitario di via Fiera di Sant’Antonino dovrebbe costare all’Asl circa mezzo milione di euro, ho chiesto in una interrogazione presentata in Consiglio regionale quali sono le motivazioni per cui, durante i lavori per ristrutturare la sede del distretto sanitario, sia stata scelta come sede alternativa l’ex hotel per i ferrovieri Ferrhotel, che versa in pessime condizioni.
*Capogruppo regionale
Forza Italia