CLAUDIO
Cronaca

Dare valore ai Consigli territoriali

Claudio

Salati*

La proposta di riforma dello statuto dei Ctp presentata dalla destra è soltanto una manovra elettorale studiata in vista della scadenza del mandato per fini strategici e non certo di interesse collettivo. E’ mancata infatti la discussione con i cittadini, anche in forma di realtà associative, e la pioggia di critiche che i comitati di quartiere e le associazioni di vicinato hanno recentemente rivolto all’amministrazione ne sono la chiara testimonianza. Nel migliore dei casi quindi questi nuovi e frettolosi organismi saranno disponibili all’insediamento a pochi mesi dalla scadenza amministrativa e per questo come Laboratorio Riformista (+Europa, Azione, Italia Viva, Riformisti per Pisa) siamo convinti che, visti i tempi ormai esauriti per l’avvio di un vero percorso di partecipazione, sia necessario introdurre alcuni elementi innovativi subito che dimostrino la reale volontà politica di creare veri spazi di condivisione e partecipazione. Crediamo sia fondamentale prevedere una consultazione popolare rivolta a tutti gli iscritti alle liste elettorali del Comune, allargata anche ai sedicenni che potranno esprimere la loro opinione per la prima volta sulla vita cittadina. I Ctp devono avere la capacità di occuparsi della gestione dei beni comuni attraverso un continuo confronto tra la popolazione e l’amministrazione. L’accesso a questi organismi non dovrà essere garantito solo a partiti e liste rappresentate in consiglio comunale, ma anche a comitati di quartiere, associazioni e altre realtà radicate sul territorio, come le associazioni di categoria. Sarà importantissimo introdurre il parere obbligatorio ma non vincolante, per rendere questi organi rappresentativi del proprio quartiere protagonisti.

Porteremo questi punti in consiglio comunale grazie alla preziosa collaborazione di Antonio Veronese (Patto Civico) per stimolare la discussione di tutti gli attori politici.

*Laboratorio riformista, Pisa