Da 22 anni sulle ambulanze ’Slalom in strada’

Matteo Di Simone (Cri): "Le auto lasciate in modo selvaggio non aiutano. A volte offesi".

Da 22 anni sulle ambulanze ’Slalom in strada’

Da 22 anni sulle ambulanze ’Slalom in strada’

Da 22 anni percorre le strade pisane a bordo delle ambulanze. Matteo Di Simone, conduttore dei mezzi e coordinatore Cri Pisa, racconta la vita di chi soccorre le persone nel traffico.

Com’è guidare a Pisa?

"Molte strade sono strette, è difficile viaggiare tranquillamente. In emergenza nelle zone del centro è ancora più difficile: i parcheggi selvaggi non ci aiutano".

In quali strade in particolare?

"Nelle zone a traffico limitato, come via San Francesco, piazza Santa Caterina, via Sant’Apollonia. Già è complicato, figuriamoci quando le macchine sono fuori dagli stalli".

Come fate per passare?

"L’arte arrangiarsi: per evitare di strusciare il mezzo in sosta, si monta sul marciapiede, se c’è un furgone che deve scaricare, si chiede di spostarlo".

Vi capitano le offese?

"Succede quando arriviamo all’abitazione della persona da trasportare e, non avendo altra possibilità per mancanza di spazio, mettiamo le quattro frecce lasciando l’ambulanza in mezzo alla strada, a volte qualcuno inveisce".

Gli altri ostacoli?

"Quando abbiamo già caricato i pazienti e li portiamo verso il pronto soccorso, per le strade dobbiamo affrontare dossi e strade dissestate, gli sbalzi non aiutano".

Vi danno la precedenza con le sirene?

"In genere sì, gli stranieri però si fermano molto prima. Troviamo traffico intenso alle Bocchette. Le fasce orarie peggiori sono la prima mattina 7.30-8.30-9, all’uscita delle scuole intorno alle 13 e a quella di chi lavora negli uffici intorno alle 17-18".

E per il trasporto sociale?

"Quando dobbiamo caricare le persone in piazza Toniolo dove c’è un solo stallo dedicato e si incrociano in contemporanea 4-5 mezzi, qualche disagio lo creiamo".

Antonia Casini