REDAZIONE PISA

San Silvestro a teatro con Paolo Ruffini

Il mattatore labronico Paolo Ruffini festeggerà il San Silvestro a Cascina, con lo spettaolo "Io? Doppio!" in scena alla Città del Teatro

Paolo Ruffini

Pisa, 21 dicembre 2017 - IL "cuculo" livornese vola oltre l’Arno. Sorvola Pisa e si posa sulla ‘verde’ Cascina di Susanna Ceccardi. Cresta rigorosamente spettinata e un elegante papillon, così Paolo Ruffini salirà sul palco della Città del Teatro per scandire tra i ‘nemici’ il conto alla rovescia nella notte di San Silvestro. In fondo lui è così, è tutto e il suo contrario. E’ l’uomo dalla anime discordi, ma pure. Impertinente e sensibile, comico che fa commuovere, regista che recita, labronico affezionato ai pisani (altro che nemici...). E anche social-man scatenato, ma con il gettone ancora in tasca e la nostalgia delle vecchie cabine telefoniche in via di dismissione. E’ proprio sulla trasformazione delle dinamiche amorose, che quello no, non hanno ‘campanili’, tra la generazione della cornetta e quella di Facebook ruoterà lo spettacolo a ruota libera «Io? Doppio!», con lui una coppia di donne, Diana Del Bufalo e Claudia Campolongo.

Certo, se come si dice «chi è pisano l’ultimo dell’anno, è pisano tutto l’anno» Ruffini si è preso proprio una bella responsabilità. «I soldi – commenta il collega di palco a e concittadino Paolo Migone – cambiano i colori alle bandiere». Il colpo è assestato bene, ora è perfino difficile distinguere chi, tra i due, abbia l’occhio livido. «Si scherza – si affretta a precisare il marito esaurito per copione –, proprio lo scorso anno ho fatto uno spettacolo alla Città del Teatro. Cascina ha un’importante tradizione teatrale, che io stesso ho vissuto in passato». Sì, perché Paolo Migone – che la notte del Capodanno sarà in scena a Firenze – per «Sipario stregato» è salito anche in cattedra, come insegnante. «Curavo un corso di recitazione per ragazzi, una bellissima esperienza. Che vi devo dire, noi livornesi si va via come il pane. Anche a Pisa».

E nel novero dei livornesi passati dal corso di Cascina impossibile non citare il cantautore Bobo Rondelli, protagonista di uno spettacolo decisamente fuori programma. Era una calda giornata di luglio del 2016 quando lo stornellatore della Livorno popolare si appostò sotto la finestra della della neosindaca leghista e intonò quell’inno alla pace universale: «Imagine all the people living life in peace». Pace nel mondo, e anche tra Pisa e Livorno. Quella «canzone comunista» che proprio non piaceva alla Ceccardi... Ruffini è avvisato.