REDAZIONE PISA

Coronavirus. Treni e auto, stop ai furbetti. Scattano i maxi controlli

Posti di blocco lungo la Fi-Pi-Li per bloccare chi elude i divieti. Bilancio positivo della polizia: "In molti si sono dimostrati collaborativi"

Controlli

Pisa-Pontedera, 11 marzo 2020 -  Patente, libretto, assicurazione e.... autocertificazione con modulo precompilato. Il coronavirus stravolge le nostre abitudini anche in macchina o sul camion. Come è noto, ieri mattina è entrato in vigore il decreto "Io resto a casa" che consente di spostarsi solo per "motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità". E sono scattati i primi controlli da parte di polizia, carabinieri e polizie municipali. Ma non ci sono state sanzioni o provvedimenti. Chi dichiara il falso è punibile anche con il carcere.  

Gli agenti del commissariato di Pontedera, da ieri mattina prima delle 10, hanno istituito un posto di controllo allo svincolo della FiPiLi, alla cosidetta "rotatoria degli elefanti". Oltre a fermarte le auto hanno registrato anche situazioni inverse, vale a dire persone che si sono fermate e hanno chiesto come dovevano comportarsi con l’autocertificazione. La sensazione, del primo giorno, è che la gente abbia capito e che sia disciplinata. In molti hanno esibito l’autocertificazione. L’attività di ieri degli uomini e delle donne in divisa è servita essenzialmente a dare informazionie fare controlli. Non sono mancati neppure gli episodi curiosi come quello, in Valdera, di un uomo che, fermato dai carabinieri a un posto di controllo, ha detto, con estrema sincerità, che stava andando a pescare. "Ma, perché, non posso farlo?". No. gli hanno detto i militari. In questo momento non si può andare a pescare. Altri, in cinque in macchina, hanno accampato la scusa di essere lì, tutti insieme stretti stretti nell’abitacolo, perché vanno a lavorare con un veicolo solo per risparmiare.  

Insomma, tra domande assurde e smarrimento, la prima giornata del decreto "Io resto a casa" è trascorsa con molte pattuglie per strada che, in maniera discreta e senza correre il rischio di contagiarsi, hanno cercato prima di tutto di far passare l’obbligo di spostarsi solo per estrema necessità. Questo è successo a Pisa, Pontedera, in Valdera, nel comprensorio del Cuoio e in Valdicecina. Sono stati fatti controlli anche sul Litorale, a Marina, Tirrenia e Calambrone e alle stazioni ferroviarie (Pisa e Pontedera).  

In questi ultimi contesti vengono messi in atto controlli per chi arriva dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia, le prime zone rosse prima che identico provvedimento venisse esteso a tutta Italia. La Regione Toscana, infatti, obbliga alla quarantena chi arriva da quelle aree. Chi scende dai treni e proviene dalle zone del nord sopra citate va automaticamente in quarantena.

Gabriele Nuti