REDAZIONE PISA

Comune e Università di Pisa insieme per rimuovere le scritte sui muri della città

Ateneo e Palazzo Gambacorti da oggi metteranno in campo una sinergia per contrastare il degrado urbano

Una fase della rimozione delle scritte sui muri in via Paoli

Pisa, 30 novembre 2020 – Uniti contro le deturpazioni dell’arredo urbano e le scritte che fanno brutta mostra di sé sui muri del centro storico e di tutta la città. Il Comune e l’Università di Pisa scendono in campo per affrontare insieme il tema del degrado e cancellare frasi, disegni e affissioni abusive che imbrattano i palazzi: la sinergia è partita questa mattina da via Paoli, uno dei luoghi che da molto tempo è vittima di una sequenza di scritte e altre azioni vandaliche. Una buona parte delle facciate degli edifici che si affacciano su questa strada sono stati ripuliti dall’Amministrazione, che sarà accompagnata in questo percorso dall’Ateneo per quanto concerne i palazzi di sua proprietà: lungo il muro del Dipartimento di civiltà e forme del Sapere è stato allestito un cantiere esteso per 10 metri di lunghezza e 3,5 metri di altezza. Il Comune tramite AVR sta portando avanti da mesi interventi a tappeto sia in centro storico che in alcune zone dei quartieri periferici, a seguito dello specifico atto di indirizzo approvato nel febbraio 2020 dalla Giunta Comunale, finalizzato a perseguire l’obiettivo del contrasto al fenomeno delle scritte e affissioni abusive. Le attività di ripulitura, nonostante l'emergenza epidemiologica, sono state avviate in modo massiccio: da maggio a novembre l’intervento ha portato a ripulire circa 2500 metri quadri di superfici intonacate, oltre a decine di rimozioni di scritte su superfici in pietra e interventi pilota di stesura di vernici antigraffito su lampioni e altre superfici. L’Università di Pisa si è sempre adoperata per rimuovere con tempestività scritte che hanno deturpato i propri edifici, anche sulla base di segnalazioni pervenute da parte degli uffici dell’Amministrazione comunale. A seguito della richiesta da parte dell’assessore Bedini di avviare un’azione congiunta, sinergica per stabilire un piano di collaborazione, l’Ateneo ha deciso di condividere a pieno l’azione del Comune e di attivare un'azione strutturale che porterà al controllo del fenomeno sugli edifici di sua proprietà.

“Sono veramente molto soddisfatto della collaborazione con l’Università di Pisa, che ringrazio per aver fornito una risposta immediata ed effettiva nell’azione di rimozione di scritte e affissioni abusive – dichiara l’assessore all’Ambiente Filippo Bedini -. L’azione congiunta con l’Ateneo, oltre al fatto che aumenterà esponenzialmente i risultati del contrasto al degrado in città, dimostra che questo lavoro è assolutamente necessario e giusto. Restituire decoro al volto di Pisa non è un vezzo dell’Amministrazione, ma un dovere non più rimandabile: i residenti, i fruitori della città e i turisti che ci auguriamo presto possano ritornare hanno diritto a vivere in un ambiente pulito, ordinato, decoroso. L’Università è proprietaria di molti e bellissimi edifici, specialmente in centro storico, e l’attivazione di un'azione strutturale è per noi fondamentale da un punto di vista pratico. Inoltre il fatto che il rettore Paolo Mancarella e il prorettore Marco Gesi condividano in maniera così convinta l’importanza di un contrasto efficace alle varie azioni di inciviltà che contribuiscono al degrado urbano, da un lato conferma che il nostro è un progetto di affermazione di civiltà, e dall’altro ci motiva ancor di più a proseguire”. “Come Università di Pisa – afferma il prorettore Marco Gesi -, abbiamo aderito con convinzione all’invito lanciato dell’assessore Bedini per dar vita ad un’azione che restituisca una città più civile, più bella, più pulita. Sono convinto che collaborando insieme Comune e Università possano avere una forza incredibile nella gestione della città. Sono sicuro che i cittadini sapranno apprezzare questo lavoro che restituisce bellezza a Pisa. Insieme al Comune ce la metteremo tutta per far tornare i muri della città alla loro originaria bellezza, continuando a ridipingere dove imbratteranno ancora e alla lunga vincerà la civiltà, vinceranno i cittadini che vogliono vedere la città di nuovo bella e pronta, speriamo il prima possibile, ad accogliere di nuovo migliaia di turisti”.  

Andrea Martino