REDAZIONE PISA

"Città soffocata da oltre 400 b&b Famiglie e studenti sono ‘sfrattati’"

La denuncia dell’Unione Inquilini: "Palazzo Gambacorti blocchi le licenze, così il centro di Pisa è invivibile"

La carica dei 400 B&b. "Il fenomeno va stroncato. Il B&b è l’evoluzione degenerata degli affittacamere che già imperversavano su Pisa. Studenti e famiglie di fatto sono ‘sfrattate’ da questo fenomeno che vive di favori fiscali troppo vantaggiosi". Lo dice Virgilio Barachini "pilastro" dell’Unione inquilini che denuncia: "Il numero che ho trovato sulle due principali piattaforme di prenotazione on line, per il centro storico fino a Porta a Lucca, è esorbitante": continua l’Unione inquilini. Da una nostra ricerca, usando una terza piattaforma di prenotazione ed inserendo ulteriori filtri di selezione, è emerso che nei soli due quartieri di San Francesco e Santa Maria fino al limite di Porta a Lucca, gli alloggi per turisti sono 61. Napoli (quartieri Vomero, Posillipo, Fuorigrotta), Venezia e Roma hanno già provveduto a mettere paletti alla crescita dei B&b. A Pisa, il sindaco Michele Conti, giorni fa, ha detto basta ai permessi della ztl per ospiti in strutture extra-alberghiere. Ma i regolamenti che aprono i B&b sono saldamente nelle mani della Regione Toscana. "Ma chi controlla? Chi controlla la regolarità dei B&b e degli affittacamere? Vi rendete conto che da anni chiediamo l’elenco ed il numero di queste strutture e non è dato saperlo? Siamo fermi a 50 alloggi. E’ una presa in giro": continua Barachini che scende nel concreto con un esempio: "Sono in affitto da 50 anni sempre nello stesso appartamento. Nel mio condominio di 18 famiglie sono rimasti tre nuclei famigliari. Nella mia strada in centro, delle 90 famiglie residenti, negli anni, ne sono rimaste una dozzina. C’è pure un B&b con tanto di piscina. E si parla di ripopolare il centro? A colpi di affittacamere e B&b? Qui è un problema trovare alloggi per gi studenti e noi dell’Unione inquilini ci impegniamo da decenni su questo fronte".

Il privato dunque, insegue il suo utile a tutti i costi ma il pubblico sembra faccia orecchi da mercante con tanto di testa sotto la sabbia.

"Sui controlli lasciamo perdere. Pisa è allo sbando abitativo. Anche i fatti di sangue alla stazione si possono far rientrare nel problema dei controlli su chi abita in quella zona. Abbiamo 15mila studenti fuori sede. E ciò altera da sempre il mercato abitativo. Sono studenti sprovvisti di mezzi propri e prediligono il centro. A fronte di questo sovradimensionamento, c’è il Dsu che non riesce a dar più di 1500 posti letto. A questa pressione studentesca si devono aggiungere quella delle famiglie, quella dei lavoratori e quella dei turisti. Pisa risponde con i B&b".

Come si collegano i fatti di sangue della stazione con il tessuto abitativo?

"Ci sono obblighi di legge di registrazione di contratti di affitto ed obblighi per chi va nelle strutture ricettive. Siamo sicuri che questi obblighi in zona stazione e non solo vengano rispettati? Chi vive in quei palazzi? Quanto pagano? A chi?".

Inoltre gli amministratori condominiali hanno l’obbligo della creazione dell’anagrafe condominiale ex art.1130 codice civile.

"La verità è scomoda e cioè non si voglia fare un’operazione di trasparenza perché sono fin troppi quelli che, nel caos e nell’emergenza, ci marciano e sono sempre i soliti".

Carlo Venturini