Cambi flop, quando le sostituzioni non salvano

Il Pisa non ha ottenuto alcun beneficio dalle sostituzioni, anzi spesso sono più i punti persi. La squadra di Aquilani non ha ottenuto neanche un punto grazie ai gol dei subentrati. Un problema da risolvere, considerando l'importante mole di giocatori a disposizione.

Cambi flop, quando le sostituzioni non salvano

Cambi flop, quando le sostituzioni non salvano

Numeri e dati incrociati, ma i conti dei cambi non tornano. Dalle sostituzioni nessun beneficio per la squadra di Aquilani, ma anzi, spesso sono più i punti persi dopo le sostituzioni che, per il momento, non rappresentano un valore aggiunto. Il Pisa non ha ottenuto neanche un punto grazie ai gol dei subentrati. Si comincia da Sampdoria-Pisa 0-2, decisa dalle reti di Matteo Tramoni e Alessandro Arena, entrambi titolari. Stessa storia con il Parma, il cui gol del momentaneo 1-1 è arrivato ad opera di Valoti su calcio di rigore, prima del gol nel recupero di Colak che ha fissato il risultato sull’1-2. Contro il Modena invece partita senza storia, viziata per il secondo turno di fila da un’espulsione e i due ex Tremolada e Strizzolo che regolano la squadra di Aquilani. Anche contro il Bari non vi sono benefici dalle sostituzioni, ma anzi il cartellino rosso ricevuto da Nagy arriva da subentrato, nella partita terminata 1-1. La vittoria esterna con la Feralpisalò viene decisa da Canestrelli su assist di Veloso, entrambi titolari, nel corso del secondo tempo. L’unica rete messa a segno da un subentrato è quella di Pisa-Cosenza, terminata 2-1 per gli ospiti, a seguito del pareggio con la Reggiana 0-0. E’ Gaetano Masucci il faro dell’attacco nerazzurro che porta il risultato in parità su assist di Beruatto al 94’. Sembra fatta, ma invece una nuova doccia gelata consegna la vittoria agli ospiti con un gol di Mazzocchi al 98’. Neanche con il Lecco i cambi sortiscono il loro effetto, per un copione che si ripete. A segnare il gol dell’1-1 per il Pisa è Lisandru Tramoni, poi il solito gol subito nel recupero, stavolta ad opera di Tordini. Anche con il Cittadella tutte le reti sono confezionate dai titolari. Dopo il gol di Piccinini l’assist per la rete di Esteves è firmata Torregrossa. Con il Venezia solita sconfitta con i pochi benefici giunti dai titolari. Tra cambi spesso dovuti a causa di espulsioni o infortuni, non c’è stato nessun caso nelle prime 11 partite in cui il Pisa abbia avuto benefici dai cambi che, paradossalmente, si sono rivelati a tratti dannosi, visto che la maggior parte delle sconfitte è maturata nei finali. Un altro problema da risolvere, considerando l’importante mole di giocatori a disposizione e l’alta qualità della panchina. Se si considera la classifica prendendo in esame le gare a partire dal 76’ fino a oltre il novantesimo, più o meno il lasso di tempo in cui avvengono il maggior numero di cambi nel Pisa, il risultato è impietoso con 2 reti segnate, 6 subite e 0 punti ottenuti che, insieme allo Spezia, vedono il Pisa fanalino di coda del campionato Cadetto. Un aspetto su cui c’è ancora molto da lavorare.

Michele Bufalino