A Milano c’è il "bosco verticale" ideato dall’architetto Stefano Boeri, punto di riferimento internazionale per l’architettura sostenibile. A Pisa, invece, si progetta un "giardino verticale": dovrebbe nascere in via Pellizzi ed è un edificio di venti appartamenti che sarà realizzato dalla Igc Ferrante di Cascina. Ma per il Comitato dei cittadini di via Battelli, che nelle settimane scorse ha anche impugnato il progetto di fronte al Tar, guai fare accostamenti: "Vorremo esprimere la nostra profonda indignazione per un uso improprio del tema ambientale" dato che il progetto pisano "sembra costituire un ennesimo esempio di greenwhasing, ossia di una strategia di comunicazione finalizzata a costituire un immagine ingannevolmente positiva per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente". E’ vero che "il condominio sarà dotato di pannelli solari fotovoltaici, impianti di climatizzazione a pompa di calore, riscaldamento a pavimento radiante e infissi isolanti – riconosce il Comitato in una nota -, ma ciò non basta a rendere un edificio più sostenibile. Le installazioni previste sono insufficienti a rendere climaticamente neutrali i consumi energetici dell’edificio". In generale, infatti, "i giardini verticali sono costituiti da pareti coltivate con piante specifiche, fatte radicare a due strati di materiale fibroso ancorato alla parete" e di tutto questo nel progetto di via Pellizzi non sembra esservi traccia. O almeno così la pensano i rappresentanti del Comitato: "Guardando le immagini pubblicate, è evidente l’assenza di un tessuto tecnico atto ad ospitare i semi e le essenze già sviluppate e non vi è neppure traccia di un impianto d’irrigazione". Insomma, il giardino verticale di Pisa "è condannato a essere obsoleto in partenza – scrivono -: i venti appartamenti aumenteranno il carico demografico già presente nel quartiere e per essere realmente green il progetto dovrebbe promuovere comportamenti più sostenibili da parte degli inquilini Invece sul sito della Igc Ferrante i numeri che ricorrono con maggiore frequenza sono proprio quelli riguardanti la presenza di parcheggi e autorimesse". Conclusione: "Nonostante la sua immagine verde, il progetto incoraggia lo spostamento in auto".
Cronaca"Bosco verticale... di cemento" Comitato di via Battelli si arma contro il palazzo-green di via Pellizzi