"Basta chiacchiere. Serve agire"

Il direttore di Confcommercio, Federico Pieragnoli, afferma che l'intervento immediato è necessario per salvare Marina di Pisa dalle mareggiate, altrimenti rischiamo di dimenticarci di lei. Occorre rispristinare subito la scogliera per mettere in sicurezza l'abitato.

"Basta  chiacchiere. Serve agire"

"Basta chiacchiere. Serve agire"

"Non è il momento di chiacchierare ma di agire: se non si interviene immediatamente possiamo dimenticarci di Marina di Pisa". Non usa mezzi termine il direttore di Comnfcommercio, Federico Pieragnoli (foto), per definire la situazione dopo l’ultima mareggiata che ha nuovamente devastato il litorale: "Ad appena un mese dall’ultimo disastro il mare è arrivato ancora una volta sopra la porta di negozi e abitazioni - aggiunge - e la situazione è ulteriormente peggiorata, visto che l’acqua sta danneggiando seriamente la strada, con l’asfalto che rischia di cedere in più punti. È chiaro che non possiamo parlare di evento straordinario o di una calamità, purtroppo quello di Marina di Pisa è un problema ordinario, che potrebbe ripresentarsi tra pochi giorni con una nuova mareggiata". Per questo, attacca Pieragnoli, "non servono passeggiate e sopralluoghi, la situazione è fuori controllo, attività e stabilimenti sono in ginocchio: ora a parlare devono essere i fatti e sia Regione che Comune sanno benissimo cosa c’è da fare, non ci interessano rimpalli di competenze e responsabilità perché dalla mareggiata del 2 novembre nulla è cambiato e gli imprenditori danneggiati non hanno ottenuto niente". Infine, secondo il direttore di Confcommefcio, "la strada per salvare Marina è una sola: intervenire subito, fare tutto ciò che è doveroso e necessario, a partire dalla messa in sicurezza dell’abitato, perché oggi Marina è senza difese, occorre rispristinare subito e in modo idoneo ed efficace la scogliera, senza perdere altro tempo, altrimenti siamo punto e a capo e se invece si continua a parlare, a studiare soluzioni e verificare se ci sono risorse ho l’impressione che da qui alla prossima primavera rischiamo seriamente di dimenticarci di Marina".