Banchi di Gusto fa 13. Primo bagno di folla. L’altro turismo si tuffa nei sapori del territorio

La kermesse dedicata alle eccellenze dei produttori a km 0 organizzata da Cna Pisa. L’assessore Pesciatini al taglio del nastro: "Non c’è solo il ‘Prato dei Miracoli’, vogliamo aumentare la durata dei pernottamenti".

Per fortuna Pisa ha anche un turismo meno ‘mordi e fuggi’, che assapora i luoghi facendo esperienza anche dei suoi prodotti gastronomici e non. In questo fine settimana è Piazza XX Settembre ad offrire un tour esperienziale nella tredicesima edizione di Banchi di Gusto, l’iniziativa del Cna Pisa che si tiene alle Logge dei Banchi fino alle 20 di stasera per far scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio pisano. Centinaia di persone di tutte le età e in particolare famiglie con bambini hanno preso d’assalto le decine di banchetti che sono stati allestiti sotto il loggiato, approfittando dell’occasione per fare una merenda all’insegna dei prodotti dop come salumi, formaggi, pani di farine e impasti diversi, miele, dolci o per acquistare gli ingredienti per un pranzo di qualità, come verdure, pasta artigianale o, addirittura, chiocciole. "Questa edizione è uno specchio di ciò che facciamo da anni - spiega Francesco Oppedisano, presidente di Cna Pisa -. Vogliamo far sì che il sistema Pisa sia collegato al resto della città. Il mio mandato si incentra su un turismo che non sia solo un mordi e fuggi alla Torre, bensì un turismo esperienziale che interessa tanto la città quanto la provincia, coinvolgendo quindi tutta la filiera e i nostri imprenditori. Un processo virtuoso che consenta dunque di trattenere i nostri migliori talenti sul territorio".

"Una manifestazione che promuove un turismo sostenibile e territoriale - commenta dopo il taglio del nastro l’assessore Pesciatini -. Non si può prescindere dall’ iconico ‘prato dei Miracoli’ di dannunziana memoria, ma è necessario espanderci per far soggiornare maggiormente i nostri ospiti e far conoscere loro le realtà, opportunità e bellezze di Pisa. Il nostro territorio ha una stratificazione culturale molto ampia e trattenendosi qui si può godere dell’interezza di queste bellezze. Quella di oggi è una vetrina dell’enogastronomia che mette insieme anche i valori culturali: un grande esempio di turismo emozionale e di varietà di espressioni del nostro territorio nel suo complesso". Tra i banchetti, uno dei più curiosi è quello di Antonia Coscetti che vende prodotti alimentari e cosmetici a base di chiocciole. "La nostra azienda nasce dal sogno di mio padre che, 45 anni fa, voleva fortemente un allevamento di chiocciole. Riprendendo la sua idea abbiamo intrapreso l’attività nel 2016 e adesso abbiamo 2,5 ettari di terreno a Capannoli e circa un milione di molluschi. La chiocciola - spiega Antonia - è uno degli alimenti più antichi del mondo e noi facciamo il possibile per farlo conoscere al meglio: investiamo peraltro in una filiera cortissima, avendo iniziato a realizzare un olio nostro con il quale condiamo i sughi di chiocciola. Occasioni come quella di oggi sono un modo per far riscoprire questo mollusco alle persone anziane, che magari lo mangiavano da piccoli, e ai giovani che invece sono un po’ più diffidenti. A quanto vedo oggi - conclude - a Banchi del Gusto la curiosità per il mio banchetto è molta".

M.F.