"Bagnini? Mestiere che non vuole fare più nessuno"

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Lui è arrivato da Tonnarella a Tirrenia 33 anni fa. Il suo paese, in provincia di Messina, a quel tempo si svuotava e tutti sbarcavano sul tratto di mare da Boccadarno allo Scolmatore. Bagnini di professione. Una ’dinastia’, quelli di Tonnarella. Una certezza: il cognome La Macchia. Nino – bagnino del bagno Maddalena da 14 stagioni – è il decano sul nostro litorale: "Dal mio paese adesso siamo solo una decina che continuiamo a fare i bagnini qui. Tutto è cambiato. E’ un lavoro che nessuno vuole fare più. Non ci si campa". L’analisi è lucida: "Prima si lavorava senza sosta d’estate, anche guadagnando poco. Si metteva da parte un gruzzoletto e poi d’inverno potevamo contare sul sussidio di disoccupazione fino alla stagione successiva. Dal 2016 la disoccupazione copre solo tre mesi. E’ questo il motivo per cui ci sono pochi bagnini e i numeri di chi fa il corso per conseguire il brevetto sono in diminuzione. Va anche detta un’altra cosa: i giovani di oggi non sono come noi, che ci diamo da fare su tutto, che alle 7 siamo in spiaggia e ci rimaniamo fino a quando non è finita la giornata. La voglia di faticare manca. Io? Ho davanti cinque anni, poi mi scadrà il brevetto: a 65 non si può più fare il bagnino, per legge. E sono già qui che penso a come poter continuare a lavorare sul mare...".

Francesca Bianchi