REDAZIONE PISA

"App di sosta trappola fa scattare la multa"

La denuncia: "A Marina sistema non aggiornato e nel week end gli orari sono sbagliati. Sabato ho preso la contravvenzione"

Sul litorale il parcheggio è smart ma con il rischio fregatura. In agguato, per gli automobilisti, c’è infatti la multa. A denunciare il problema è una lettrice, C.C., che sabato scorso ha lasciato la propria auto in uno degli stalli blu di Marina di Pisa. Per saldare la sosta ha utilizzato Easy Park, l’app per pagare il parcheggio con lo smartphone (presente anche in città), come ampliamente pubblicizzato sui parchimetri. L’area di sosta e la tariffa specifica della zona vengono visualizzate automaticamente sul cellulare attraverso la geolocalizzazione. E si può interrompere la sosta in qualsiasi momento, pagando solo il tempo effettivamente consumato. "Sabato sera però l’app - racconta – mi ha fatto pagare fino alle 20, avvertendomi che da quell’ora in poi la sosta non sarebbe stata più a pagamento. Ma al mio ritorno, alle 21, ho trovato la contravvenzione. Gli ausiliari del traffico presenti sul posto mi hanno informato che il pagamento della sosta nel week end, a Marina, è fino alle 2 di notte. Il problema? Probabilmente l’app non era ancora stata aggiornata. Ed infatti, riprovando, abbiamo verificato insieme che l’app autorizzava e quindi rendeva possibile il pagamento solo fino alle 20. E non oltre". "Gli ausiliari – racconta ancora la lettrice – mi hanno suggerito di ricorrere al Giudice di Pace ma dovrei versare 27 euro di imposta di bollo a fronte di una multa di 29. Oppure potrei fare ricorso al prefetto, con il rischio di pagare il doppio in caso di mancato accoglimento del ricorso. Visto che l’app è abbondamentemente sponsorizzata dal Comune, mi chiedo se si sia trattato di un errore dovuto ai ritardi nell’aggiornamento oppure un tentativo di approfittare della situazione facendo cassa con le multe. L’app è un servizio già presente in molte città europee. Qui a Pisa, però, il risultato è quello di andare a colpire soprattutto gli stranieri che usano abitualmente questi metodi digitali di pagamento. Ed è grave per un’amministrazione pubblica che da sempre punta sul turismo".

Francesca Bianchi