
Il super testimone che ha incastrato Logli, il giostraio Loris Gozi? "Inattendibile, le carte lo dicono, vanno lette per bene, è stato letto tutto al contrario". E allora perché la giustizia ha scelto di puntare su un colpevole? "Perché è più facile avere un colpevole, si fa prima, io voglio che venga fuori la vera verità", risponde lapidaria Sara Calzolaio che ha rotto un lungo silenzio. La compagna di Antonio Logli, il 57enne in carcere a Massa - condannato in via definitiva a 20 anni per l’omicidio e la distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa – ha rilasciato una lunga intervista alla trasmissione "Storie Italiane". E l’ha fatto in un momento delicatissimo: da poco Logli ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ha annunciato di essere determinato a chiedere la revisione del processo (in forza di nuovi elementi che sterebbero uscendo dalle investigazioni difensive), sta scrivendo un libro sulla sua vita con la criminologa Anna Vagli, ha nuovamente cambiato legale, chiudendo il rapporto con l’avvocato Enrico Di Martino. "Siamo tutti insieme, con Alessia e Daniele, per Antonio: sono dei ragazzi fantastici, educati, mandano avanti l’azienda; voglio loro tanto bene, guai a chi me li tocca", ha aggiunto Sara Calzolaio sottolineando che anche lei vuole la verità su questa storia, una verità che dica "che Antonio non ha fatto niente, è una persona buona". Sara dice che vuole che "si dimostri che cos’è successo, che venga fuori tutto".
"Ci sentiamo e ci vediamo via Skipe – ha specificato riguardo i contatti con Logli, recluso in carcere –. Soffre, più passa il tempo e più è stanco: un innocente in carcere non sta mai bene". Antonio Logli, infatti, si è sempre dichiarato innocente e continua a farlo ancora oggi dal carcere. E fuori, tutte le persone a lui vicine, appunto, dai suoi figli a Sara Calzolaio, prima amante poi compagna dell’uomo, credono nella sua innocenza. Credono che lui non c’entri nulla con la scomparsa di Roberta Ragusa, quando nella freddissima notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, la mamma di Gello diventò un fantasma dando vita ad un giallo entrato nelle case di tutti gli italiani, ma che per la giustizia italiana ha un responsabile: il marito che quella notte l’avrebbe uccisa per poi farne scomparire il corpo mai più trovato, nonostante le indagini imponenti e le ricerche che hanno battuto capillarmente un territorio vastissimo. In studio, tra gli spezzoni delle dichiarazioni della Calzolaio, ci sono anche l’avvocato Nicodemo Gentile, le criminologhe Roberta Bruzzone e Anna Vagli, quest’ultima che ancora assiste Logli nonostante il cambio di avvocato. Sono tutti su fronti opposti. Anna Vagli, tra molti aspetti, ha sottolineato che "Sara ha fatto un grande sforzo rilasciando questa intervista, l’ha fatta per amore del suo compagno".
Carlo Baroni