Amici di Pisa: "Peretola? Le promesse elettorali si stanno scontrando con la realtà"

L'associazione: "Le promesse elettorali di realizzare velocemente opere infrastrutturali, fatte per accaparrarsi voti in vista delle elezioni europee dell’8-9 giugno, si stanno scontrando con le realtà"

L'aeroporto di Pisa

L'aeroporto di Pisa

Pisa, 18 aprile 2024 - Gli amici di Pisa tornano a parlare con un comunicato contro Peretola e il ponte sullo stretto: "Le promesse elettorali di realizzare velocemente opere infrastrutturali, fatte per accaparrarsi voti in vista delle elezioni europee dell’8-9 giugno, si stanno scontrando con le realtà degli iter procedurali imposti per realizzarle: ferrovie, porti, aeroporti, ponti, autostrade, ecc. L’ultima tegola caduta sul Ministro Salvini è la richiesta della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente, sulle 239 integrazioni ai documenti presentati per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. La richiesta, integrata dalle sottorichieste, obbliga le società proponenti il progetto (Stretto di Messina e Consorzio Eurolink) a fornire 280 integrazioni e chiarimenti, anche per la Valutazione di Incidenza sui siti della Rete Natura 2000. Già la precedente VIA sul progetto del Ponte, del 2011, fu bocciata due anni dopo per problemi sulla Valutazione d’Incidenza sui siti europei tutelati e su 18 richieste parzialmente ottemperate. Riteniamo quindi che la promessa di Salvini “cantieri aperti in estate per il Ponte di Messina” evaporerà con la calura estiva, così come la speranza della Tirrena (la costa toscana) di recuperare il gap infrastrutturale sino ad ora patito, viste le candidature territoriali in campo per le europee. La vicenda del Ponte sullo Stretto ha molte analogie con quella del nuovo aeroporto di Firenze, su cui il Consiglio di Stato respinse, nel 2020, il ricorso di Toscana Aeroporti contro la sentenza del TAR sul Decreto di VIA 377, ritenendo illegittimi i provvedimenti impugnati da TA e che la Commissione di VIA non potesse dare parere positivo sulla VIA della pista parallela-convergente all’A11, in assenza di risposte adeguate alle numerose prescrizioni dalla stessa chieste, oltre che errato non aver rifatto la VAS della variante al Pit, già annullata dal Tar. Quattro anni dopo, la Commissione di Via è chiamata ad esprimersi su una pista ritenuta dai sindaci della Piana analoga a quella bocciata, in quanto divergente di soli 4 gradi da essa, ma più convergente all’A11 e più vicina alla città di Firenze, su cui riverserà maggiormente l’inquinamento acustico ambientale di tutti i decolli monodirezionali... ma questo è un handicap che riguarda la salute dei fiorentini e dei Carabinieri in formazione presso la Scuola dei Marescialli, debitamente avvisati".