
La carica dei 400 B&B a Pisa nel 2023 dovrà fare i conti con un giro di vite sulle locazioni brevi per turismo. La nuova normativa europea si innesta in un già ricco pacchetto nazionale di adempimenti necessari per i B&B: dal 1° gennaio 2023 tutti gli intermediari dovranno aggiungere alla già obbligatoria comunicazione alle Entrate sulle locazioni brevi, il codice fiscale del locatore e i dati catastali degli immobili interessati. La normativa Ue si innesta in un rebus di adempimenti già necessari e regolamenti regionali differenti. L’obiettivo è di mappare un fenomeno che troppo spesso sfugge alla legalità. Anche la città di Pisa non è esente da questo fenomeno, infatti, il quinto B&B non regolare è stato scovato di recente dalla municipale. Nel verificare alcune segnalazioni, gli uomini coordinati dal commissario Paolo Migliorini, hanno scoperto in piazza Garibaldi una struttura ricettiva che per gli agenti è risultata essere "completamente abusiva", gestita da persona nota in città per avere in passato condotto diverse altre attività commerciali.
Nella struttura, posta in un appartamento con affacci mozzafiato sui lungarni, sono stati rinvenuti alcuni ospiti di nazionalità israeliana che hanno confermato agli agenti il carattere oneroso della loro permanenza nell’alloggio, indicando sia il prezzo pattuito che le modalità di approccio con la titolare, fugando così ogni dubbio circa l’attività abusivamente intrapresa in quel luogo.
"Ben venga chi apre un’attività rispettando le regole, ma per chi al contrario pensa di esercitare senza autorizzazioni serve il pugno di ferro". Così Andrea Romanelli, presidente di Federalberghi Pisa, aveva commentato a "La Nazione" il giro di vite di controlli effettuati di recente da parte della polizia municipale che hanno consentito di individuare alcune strutture non in regola. "Il dilagare di nuovi b&b e strutture ricettive extra-alberghiere rappresenta un campanello d’allarme che negli ultimi anni ha spinto molti operatori a richiedere interventi contro gli abusivi".