REDAZIONE PISA

Affitti brevi raddoppiati in città Il ricavo medio cresce del 53% "Ma intanto aumentano gli sfratti"

Affitti brevi raddoppiati in città Il ricavo medio cresce del 53% "Ma intanto aumentano gli sfratti"

"Il mercato degli affitti brevi a Pisa sta rapidamente tornando ai numeri del pre-pandemia, rispetto al 2019 il ricavo medio mensile è aumentato del 53%".

È quanto emerge dal rapporto stilato dall’Unione inquilini Pisa che denuncia una situazione "per niente rassicurante". L’assenza di un vero e proprio censimento in grado di svelare i numeri delle locazioni brevi ha spinto l’associazione a prendere l’iniziativa e indagare direttamente sulle piattaforme online: "Abbiamo autonomamente svolto questa indagine – spiega Fausto Pascali, Una città in comune -. Il Comune di Pisa non ha attivato alcun sistema di controllo e censimento". Secondo quanto emerso, il numero dei b&b è in costante aumento: 997 rilevati a luglio 2023, contro i 867 contati durante la pandemia (nel 2019 erano 1099, quindi più che raddoppiati).

Rimane immutato il rapporto 2 a 1 tra appartamenti interi e stanza singole. "Segnale che indica quanto i locatori siano sempre più imprenditoriali" commenta Pascali. A segnare il passo sono le tariffe medie giornaliere che raggiungono oggi i 90 euro a nottepersona, con un aumento di 20 euro (+28%) rispetto al 2019, a cui consegue un netto aumento dei ricavi medi mensili, che passano da 1100 euro nel 2019 a 1693 euro nel 2023 (+53%). Un settore in espansione, dunque, con ampi margini di crescita considerato che il tasso di occupazione (la percentuale stimata di giorni in cui la struttura sarà prenotata nel corso del prossimo anno), è passato dal 67% all’82% negli ultimi 4 anni. "L’indagine è stata condotta tramite Airdna, fornitore di dati e analisi per il settore degli affitti a breve termine – spiega ancora Pascali -. Non è chiaro in che misura queste strutture paghino la tassa di soggiorno, per questo abbiamo nuovamente presentato delle interrogazioni su questi punti. Pisa è certamente una città dove il turismo ha un ruolo fondamentale, tuttavia, la nostra provincia ha ottenuto il primato di capitale italiana degli sfratti".

Una tendenza in crescita quella dei b&b nelle città d’arte che, denuncia l’associazione, "gravita tra vuoti normativi e assenza di una ripartizione chiara di competenza tra livelli istituzionali". "Questo contribuisce ad incrementare gli abusi di chi fa l’imprenditore senza dichiararsi tale – spiega Giulia Contini, Unione inquilini Pisa -. Riteniamo che i comuni abbiano un dovere di intervento anche verso le istituzioni nazionali, la crisi abitativa ha raggiunto livelli drammatici. Per questo – aggiunge Contini -, martedì 11 luglio alle 21 alla stazione Leopolda abbiamo organizzato un dibattito dovuto proprio dall’esigenza di confrontarci con altri soggetti e con altre città per capire come fermare la speculazione. Il dibattito si pone l’obiettivo di valutare quale strade normative possano e debbano essere percorse dalle istituzioni, sia a livello comunale che nazionale".

Enrico Mattia Del Punta