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Addio al "rudere Pampana" Il Comune adotta il piano di recupero Sarà ricostruito dalla proprietà

Conti: "Finalmente saniamo una ferita aperta da 80 anni". Il nuovo edificio ospiterà 17 appartamenti. Nel progetto anche la realizzazione di quattro studi professionali. Via al cantiere all’inizio del 2025.

Addio al "rudere Pampana" Il Comune adotta il piano di recupero Sarà ricostruito dalla proprietà

di Gabriele Masiero

PISA

Ancora un anno e poco più e poi il cosiddetto "rudere Pampana" scomparirà alla vista restituendo progressivamente il Lungarno Galilei al suo splendore originario. La data da segnare con il circoletto rosso sul calendario è l’inizio del 2025 quando scatteranno i lavori di recupero dell’edificio bombardato durante la seconda guerra mondiale. A due mesi dalla fine del mandato la Giunta comunale mette il sigillo su uno degli interventi di rigenerazione urbana più iconici : ha infatti approvato l’adozione del piano di recupero di iniziativa privata denominato "I tre palazzi", finalizzato alla ricostruzione del rudere dell’immobile che si trova alla fine di Lungarno Galilei, al confine con il Giardino Scotto, bombardato durante le seconda guerra mondiale. Lo hanno annunciato ieri il sindaco, Michele Conti, e l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli, insieme ai rappresentanti della proprietà, tra cui Silvia Pampana, e l’architetto Silvio Panichi che ha curato il piano di recupero.

"Finalmente - osserva Conti - risaniamo una ferita storica per Pisa, rimasta aperta per quasi 80 anni. Grazie a un lavoro paziente portato avanti dall’amministrazione comunale, avviamo l’iter urbanistico che porterà alla riqualificazione dell’immobile privato, l’unico edificio rimasto ancora rudere in città dai bombardamenti subiti nella seconda guerra mondiale". Una volta ricostruito l’immobile ospiterà 17 appartamenti di pregio di varie metrature e 4 studi professionali dotati di alcune decine di posti auto pertinenziali e altri 20 a uso pubblico. "L’atto approvato in Giunta – aggiunge Dringoli - è l’inizio del procedimento urbanistico che porterà a eliminare l’ultima area occupata a Pisa da ruderi bellici. Si tratta di ricostruire, sulla base dei criteri fissati dalla Soprintendenza che si rifanno all’aspetto del palazzo prima della guerra". Ora la proprietà ha 30 giorni di tempo per presentare le osservazioni. "Dopo - conclude Dringoli - verranno controdedotte le osservazioni e quindi verrà approvato. A quel punto il proprietario potrà presentare il permesso a costruire e partire con l’intervento di ricostruzione".