"L’associazione Barbara Capovani vuole esprimere solidarietà alla famiglia della persona aggredita e ritiene fondamentale sottolineare nuovamente l’importanza di accendere un faro sugli aspetti del sistema che non funzionano e che necessitano cambiamenti significativi al fine di prevenire ulteriori atti di violenza in ambito sanitario e non".
Sono poche righe, ma dense di significato, quelle diffuse dall’associazione intitolata alla dottoressa Capovani, uccisa nel 2023 davanti al suo reparto, di cui fanno parte amici e familiari di Barbara e che è intervenuta su quella che è stata l’ennesima aggressione in ambito sanitario, avvenuta martedì scorso nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Cisanello.
Questa volta la vittima è un 79enne che si trovava lì per assistere la moglie ricoverata; non si tratta di un operatore sanitario, ma la gravità dell’episodio non cambia. L’uomo è stato aggredito da un quarantasettenne in forte stato di agitazione, dovuto all’assunzione di alcol, che, senza apparente motivo, lo avrebbe attaccato mentre attendeva di poter tornare a casa. La vittima, residente nell’area pisana, è stabile ma ancora in prognosi riservata; secondo quanto emerso ieri, le sue condizioni sarebbero in lieve miglioramento. Un messaggio quella della Onlus dedicata a Capovani indirizzato soprattutto alla famiglia dell’aggredito, "non doveva succedere, quell’uomo non doveva stare lì", sono state le parole dei parenti della vittima dette a chi era presente.
La vittima è stata soccorsa immediatamente dal personale sanitario e dai familiari che si trovavano con lui; il figlio era uscito per recuperare l’auto al parcheggio, pronto a riportarlo nell’abitazione in provincia di Pisa. Intanto, la polizia di Pisa ha fermato l’aggressore indiziato di lesioni gravissime contro una persona incapace per età già mercoledì mattina.
L’accusa riguarda in particolare il violento spintone contro il 79enne, avvenuto mentre l’indagato si trovava nella sala d’aspetto dell’ospedale dopo essere stato portato al Pronto Soccorso per abuso di alcol. Nelle prossime ore è previsto l’interrogatorio di garanzia, che porterà alla decisione su un’eventuale misura cautelare.
L’aggressione ha scosso la città e scatenato reazioni politiche su un tema, quello delle violenze ai danni dei sanitari, sempre più centrale e urgente. Si tratta, infatti, di un altro grave episodio che colpisce una comunità già segnata dall’omicidio della dottoressa Barbara Capovani. Antonia Casini
Enrico Mattia Del Punta