
Il Parlamento Europeo ha abbassato lo status di protezione del lupo
Pisa, 5 giugno 2025 - L'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha aspramente criticato la decisione del Parlamento Europeo di abbassare lo status di protezione del lupo. "Bruxelles - scrive in una nota l'Enpa - ha scelto la strada sbagliata. Proprio nella giornata dedicata alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, l’Unione Europea ha approvato la modifica alla Direttiva Habitat che abbassa lo status di protezione del lupo da “rigorosamente protetto” a “protetto”. L’Ente Nazionale Protezione Animali condanna con forza questa decisione, che definisce "una deriva antiscientifica, antietica e pericolosa". "La Protezione Animali ricorda che il lupo resta una specie protetta, ma questo cambiamento rende un po’ meno complesso per gli Stati membri autorizzare uccisioni. La riduzione dello status inoltre aggraverà la piaga del bracconaggio, che in Italia continua a uccidere decine di lupi ogni mese. Basti pensare ai quattro lupi avvelenati in un solo colpo in Trentino. Eppure la convivenza è possibile! Lo dimostrano numerosi allevatori responsabili che, grazie a strumenti di prevenzione integrata come recinzioni elettrificate e cani da guardiania, hanno azzerato o drasticamente ridotto i danni da predazione. Gli strumenti ci sono, sono efficaci e sono già in uso". Enpa sottolinea che per essere veramente efficace, la prevenzione deve combinare almeno due dei tre principali sistemi di dissuasione:Recinzioni elettrificate idonee e ben mantenute, cani da guardia selezionati e adeguatamente addestrati, presenza attiva del pastore. "Quando almeno due di questi sistemi sono applicati insieme, il tasso di predazione si riduce quasi a zero. Questo lo confermano non solo le associazioni animaliste, ma anche numerose realtà virtuose del mondo agricolo e scientifico". Enpa ricorda che il lupo "non può essere trattato come per esempio avviene con il cinghiale. Anche con il nuovo status, gli abbattimenti restano vietati salvo casi eccezionali, rigorosamente motivati, con l’assenza dimostrata di soluzioni alternative e sotto un controllo ferreo da parte delle autorità competenti, praticamente quasi impossibili. Annunciamo fin da ora - conclude l'Ente - che ogni autorizzazione a uccidere lupi sarà impugnata in tutte le sedi legali. Enpa ha già allertato il proprio ufficio legale e non lascerà passare alcun tentativo di eludere i vincoli normativi con giustificazioni pretestuose".
"Questa non è una battaglia ideologica. È una battaglia per la scienza, per la legalità, per la biodiversità e per un futuro dove la fauna selvatica non sia costantemente sotto attacco per soddisfare interessi privati, lobbies o tornaconti politici. Il lupo non si tocca".