"Una parte del patrimonio pisano rischia di essere persa per sempre: bisogna assolutamente rimediare". A lanciare l’allarme il professor Stefano Renzoni, storico dell’arte, per anni docente al Galilei e scrittore di diversi libri su Pisa, sulla tutela delle bellezze artistiche della città. Renzoni afferma infatti che alcuni cicli di affreschi di Giovanni Domenico Ferretti e Alessandro Gherardini, contenuti nello storico Palazzo Cevoli in via San Martino, siano in condizioni precarie. Gli affreschi vennero commissionati dalla famiglia Cevoli per commemorare l’episodio del 1446 in cui fu sancito l’inizio del regno dei Paesi Uniti e per ricordare il soggiorno di Federico IV, re di Norvegia e Danimarca, che fu ospite qui nel 1709, come ricorda anche l’epigrafe sul portone di ingresso del palazzo. L’edificio, costruito durante il Trecento, è da anni la sede di alcuni uffici comunali che si occupano di progettazione e realizzazione di piani viabili, lastricati, marciapiedi, rotatorie, piste ciclabili. "Se si alzano gli occhi verso l’alto, guardando il soffitto - afferma Stefano Renzoni - ci si accorgerebbe che quell’incredibile patrimonio artistico si sta deteriorando. Alcuni cicli sono resi opachi da un velo di polvere e di sporco; altri, come quelli del Ferretti, si stanno sgretolando". Renzoni lancia dunque un appello: "Dobbiamo rimediare a quello che si sta configurando come un vero proprio scempio. Altrimenti, si tratterebbe realmente di una perdita gravissima e inammissibile".
Cronaca"A rischio gli affreschi negli uffici comunali del Palazzo Cevoli"