A Pisa è padel mania 50mila partite all’anno: "Obiettivo i più piccoli"

Francesco Belloni del centro al Cep: "La sfida è riuscire a coinvolgere i bambini con corsi ad hoc e tariffe accessibili a tutti. Un luogo da vivere".

A Pisa è padel mania 50mila partite all’anno: "Obiettivo i più piccoli"

A Pisa è padel mania 50mila partite all’anno: "Obiettivo i più piccoli"

di Gabriele Masiero

PISA

E’ padel mania. Lo dicono i numeri. Nell’area pisana si giocano mediamente 50 mila partite l’anno nei centri dove è possibile praticare questo sport che negli ultimi anni è diventato di moda quanto il calcetto tra amici, se non di più. E considerato che la popolazione dei sei comuni del territorio si attesta intorno ai 200 mila abitanti (compresi i neonati e gli anziani) si capisce bene che gran parte della popolazione adulta almeno una volta ha sperimentato questo sport che arriva dalla Spagna. "Il trend positivo - spiega Francesco Belloni, titolare del Padel Hero del Cep, il nuovo centro nato circa un ano fa e tra i più grandi del territorio - c’è sostanzialmente per tutti i centri della zona con numeri allineati in proporzione ai campi da gioco disponibili". Insomma, l’investimento regge: Padel Hero (10 campi, 6 all’aperto e 4 al coperto, spogliatoi e un bar-punto ristoro) è nato circa un anno fa con un investimento superiore al milione e mezzo di euro tra acquisto del terreno e costruzione dell’impianto. "E’ chiaro che le recenti aperture che ci sono state sul territorio - aggiunge Belloni - stanno saturando la domanda, ma la passione esiste e non sembra accennare a diminuire". Viene da sé che a fare la differenza sono i servizi offerti. "Ma anche qui ormai c’è un sostanziale allineamento dei prezzi e delle offerte - osserva Belloni - e ciò dimostra che il fenomeno sportivo può essere valutato nella sua generalità: esiste e produce numeri di tutto rispetto. Noi nei primi 11 mesi di apertura abbiamo avuto mediamente tra le 2 e le 4 mila partite al mese. Giocare al Padel Hero costa 14 euro in uno dei quattro campi al coperto e 13 se si gioca in uno dei sei all’aperto. Con scontistiche previste per gli studenti, non solo universitari (dal lunedì al venerdì nella fascia oraria prima delle 17, pagano 10 euro), e per chi decide di abbonarsi pagando una quota di 99 euro l’anno che dà diritto anche ad avere la tessera di Federtennis, la nostra t-shirt ufficiale e una visita gratuita da un osteopata".

La sfida dell’immediato futuro è riuscire a proporsi anche come sport per bambini con corsi ad hoc e tariffe per intercettare anche coloro che arrivano da contesti economicamente svantaggiati: "Oggi questo è un aspetto che può essere preso in considerazione - conclude Belloni - ben sapendo che l’investimento iniziale si ripaga con l’affitto dei campi nel medio periodo, affiancando a questo mercato anche quello dei corsi grazie all’aumento di maestri sul territorio che insegnano a giocare. Noi lo abbiamo fatto da subito con tanti open day e continueremo a farlo con le scuole del territorio puntando su un centro che diventa un luogo da vivere tutto l’anno e in diverse fasce orarie".