Volontario morto a 32 anni in un frontale, il testimone: ‘L’ho visto andare a diritto in curva’

Eugenio Tursi, impiegato in un’azienda navale, stava rientrando a Marina dove abitava coi genitori. "E’ andato a diritto alla curva delle Tre buche"

Eugenio Tursi muore a 32 anni in un incidente stradale

Eugenio Tursi muore a 32 anni in un incidente stradale

Pisa, 20 febbraio 2023 - Stanco ma felice come non mai per il nuovo lavoro. Eugenio Tursi, 32 anni appena compiuti, alle 6.20 è sul viale D’Annunzio per rientrare a casa a Marina dove abita con i genitori dove non arriva mai.

E’ quasi l’alba di una domenica un po’ grigia, scende una pioggerella che rende tutto più scuro. Ci sarebbe un testimone. All’altezza della curva delle Tre Buche "l’ho visto andare a diritto".

Lui, a bordo di una Volkswagen T-Roc, si scontra frontalmente con una Ford Kuga, alla guida c’è un 41enne di Pisa che lavora in un bar in centro, che sta arrivando nella direzione opposta. L’impatto è violentissimo. Che cosa è accaduto? Saranno gli approfondimenti successivi a stabilirlo.

Forse un colpo di sonno del giovane Tursi che, da luglio, dopo qualche anno alle Officine Garibaldi ("Tutto il Gruppo Paim si stringe intorno alla famiglia Tursi, per l’improvvisa perdita di Eugenio, che a lungo ha lavorato con noi alla biblioteca"), era impiegato alla Viking, azienda navale di La Spezia.

"Era entusiasta di questa nuova occupazione", raccontano gli amici. "Lavorava molto. Nei giorni scorsi era stato a bordo di una nave in Egitto". E "ieri (sabato mattina era andato prestissimo, alle 5.30 a Vado Ligure rientrando in serata". Poi la festa all’Acli di via Ivizza per il compleanno di un suo grande amico, a Marina ci si conosce tutti.

Sulla strada restano pezzi di carrozzeria, olio, frammenti di una vita piena, "generosa, esuberante". Le ambulanze della Pubblica assistenza, proprio alla Pa era stato volontario dopo un’esperienza alla Palp, e della Croce Rossa di Uliveto soccorrono i due. Eugenio appare subito gravissimo e muore dopo poco in ospedale. L’altro automobilista rimane ferito ma non sembra in pericolo di vita. Il viale, in un punto che viene considerato pericoloso, è interrotto per permettere prima i soccorsi e poi la pulizia. I rilievi sono della polizia municipale e anche i vigili del fuoco intervengono sul posto. Il lungarno D’Annunzio viene riaperto in tarda mattina e si trasforma in un via vai di persone che raggiungono Marina per portare vicinanza alla famiglia conosciutissima dei Tursi.

"La morte di un ragazzo di 32 anni è una notizia straziante – commenta il sindaco Michele Conti – Ancora una giovane vita spezzata su una strada della nostra città, ancora un dolore che colpisce la famiglia, gli amici e tutta Pisa. Questo è il momento del silenzio e del raccoglimento: ci stringiamo alla famiglia Tursi con la vicinanza più sentita e il profondo cordoglio di un’intera comunità".

Eugenio, che aveva studiato al liceo Buonarroti di Pisa per poi iscriversi all’università, aveva svolto il servizio civile nella Palp dove aveva poi continuato a essere volontario ed era stato nell’Anticendio boschivo all’Assistenza.

Le indagini. Sono ancora in corso ma sull’asfalto non erano evidenti segni di frenata. Eugenio potrebbe avere avuto un colpo di sonno o un malore. Sarà l’autopsia a rivelarlo. Il corpo è stato portato a Medicina legale.

Una grande tristezza che unisce più territori. "Un ragazzo d’oro", ripetono i tanti amici che aveva, perché Eugenio era disponibile con tutti, e che ieri sono andati fino a casa sua per verificare di persona che la sua macchina non ci fosse. Nessuno voleva crederci.

Molti i messaggi arrivati ai genitori conosciutissimi sul litorale e non solo. "Una grande vitalità, era un aggeggino, era esuberante e sempre disponibile".