
Radici
Pisa, 13 giugno 2025 - Raddoppiano gli eventi collaterali targati Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca. Al cartellone di iniziative già incorso presso lo spazio Arno Vivo si affiancano quattro live dedicati ai progetti e agli artisti e artiste più interessanti sul panorama jazz italiano e oltre nel suggestivo scenario del chiostro di Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9). In cartellone la pluripremiata pianista e songwriter Olivia Trummer (15/06); il trio stellare formato da Barbara Casini, Anais Drago e Barbara Piperno con “Babanaì”, in tributo al suono del Brasile (19/06); Ada Montellanico con Simone Graziano e Filippo Vignato in “Radici”, progetto che esplora la storia del blues (22/06); Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello, una delle coppie più esplosive del jazz contemporaneo, in omaggio a Pino Daniele (26/06). Inizio concerti ore 21.30, prevendite su circuito Ticketone, info: www.pisajazz.it. Entrando nel dettaglio dei singoli eventi l’inaugurazione sarà affidata, domenica 15 giugno, a Olivia Trummer, artista basata a Berlino unica nel suo genere, che affianca voce soul, formazione classica e creatività da improvvisatrice nata. Vincitrice del prestigioso Jazz Award Baden-Württemberg nel 2019, possiede un talento eccezionale sia come pianista che come cantante e compositrice e vanta in curriculum collaborazioni del calibro di Kurt Rosenwinkel, Eric Clapton e Bobby McFerrin. A Pisa Olivia Trummer si esibirà in un live solo sulle note del nuovissimo album “Like Water”, registrato a New York City sotto la guida del leggendario produttore americano Russ Titelman. Un disco in cui il cui, canzone dopo canzone, l’artista rivela tutte le sfumature della sua natura musicale: dalla classica all'improvvisazione, dal jazz a Broadway fino al pop e a composizioni originali, in un susseguirsi di gemme canore in cui il familiare si trasforma in sorprendente e il nuovo diventa presto familiare. Avanti giovedì 19 giugno con “Babanaì”: tre artiste, cantanti e polistrumentiste unite dal desiderio di sperimentare mescolanze di suoni, mondi e colori partendo dalla storia musicale di ognuna, esplorando un repertorio che spazia dalla tradizione popolare di Brasile e non solo a brani originali rivisitati o composti a sei mani. In formazione Barbara Casini, cantante, chitarrista e cantautrice da anni dedita allo studio e alla diffusione della musica popolare brasiliana; Anaïs Drago considerata tra le violiniste più brillanti della penisola (e infatti nel 2022 è stata eletta miglior nuovo talento italiano dalla rivista Musica Jazz); Barbara Piperno, flautista e cantante, fine conoscitrice della musica popolare brasiliana e in particolare del genere choro. Giovedì 22 giugno si prosegue con tre nomi imprescindibili: Ada Montellanico alla voce, Simone Graziano al piano e Filippo Vignato al trombone per il progetto “Radici”. Un affondo nelle origini del jazz, e cioè nel blues, nella sua accezione musicale, storico e sociale. Un linguaggio che ha visto protagoniste le donne come voci di rivolta. Il live si muoverà tra riletture di brani della tradizione, con composizioni dal forte carattere sociale (Bessie Smith, Dinah Washington, Tracy Chapman, Ida Cox, Abbey Lincoln, Carla Bley), e brani originali creati espressamente per questo organico, con l’intento di preservare quel suono viscerale ma moderno che ha reso il blues un linguaggio universale. Il concerto sarà introdotto da un incontro con Francesco Martinelli, vera e propria istituzione nell’ambito della storia del jazz – impegnato fin dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica come organizzatore di eventi, giornalista, saggista, traduttore, insegnante, conferenziere – e fondatore dello storico Circolo Jazz Pisa, dal cui nucleo artistico è nato il Pisa Jazz Festival di cui è attualmente presidente onorario. Domenica 26 giugno sarà la musica del grande cantautore napoletano Pino Daniele a concludere il cartellone, con le interpretazioni originali di Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte in “Il Cielo è Pieno di Stelle”. Un “tandem” tra i due musicisti - il cui titolo prende spunto dal testo di “Mal di te” - che ripercorre le diverse traiettorie musicali di Daniele, cercando di restituire un ritratto inedito dell’artista. L’intenzione non è una semplice rilettura, bensì (ri)vestire una musica già grande con colori nuovi, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz. Tra i brani, dall’immancabile “Napule è” alla trascinante “Je so’ pazzo” fino alla magia di “Quanno chiove” (1980) e alle due perle “Allora sì” e “Sicily”, quest’ultima registrata col jazzista americano Chick Corea.
Maurizio Costanzo