MARTINA NERLI
Sport

Quel fantastico volo di Vernissage Grif

In un anno buio anche per il trotto fra i pochi ricordi lieti del 2020 c’è l’avvincente sfida nel gran premio "Città di Montecatini"

di Martina Nerli

Di un 2020 ricordato principalmente come l’anno della grande pandemia proviamo a salvare qualche bel ricordo legato al mondo dei cavalli. L’excursus parte inevitabilmente da quella giubba gialla che ha monopolizzato l’ippica italiana, come si evince dalle classifiche Alessandro Gocciadoro per la prima volta in carriera è leader assoluto dello sport delle redini lunghe sia come allenatore che come guidatore. A far notizia non sono le 369 vittorie come trainer ne le 290 in sulky bensì le 44 corse di gruppo. Dietro a questo prorompente successo c’è sicuramente una grande capacità professionale ma per raggiungere certi risultati bisogna andare oltre, Alessandro è riuscito a portare imprenditorialità nel settore. Nel panorama europeo l’ippica italiana vanta grande considerazione ma manca quella apertura che gli consentirebbe di raggiungere maggiore popolarità. L’ippica è ancora troppo legata a vecchi stereotipi, in primis l’immagine degli ippodromi che ruota ancora attorno ai giocatori incalliti descritti da Bukowski nei suoi capolavori, lo stesso Gocciadoro in un recente collegamento con una trasmissione sportiva della Rai si è soffermato su questo punto alla domanda "Cosa manca all’ippica italiana per raggiungere il successo che trova in paesi come Francia e Svezia". "Oltre ad uno specifico ente tecnico, mancano solo le strutture ospitali per le famiglie, abbiamo un allevamento che ha raggiunto il top e professionisti di primissimo livello", la risposta di giubba gialla arriva da un affascinante bordo pista di Vincennes dove sono riusciti a trasformare l’ippica in un meraviglioso spettacolo. Tutto sommato il 2020 ci ha lasciato tanti momenti da incorniciare, onore ai veri protagonisti di questo sport che restano sempre e solo i cavalli, iniziamo dagli anziani: il campione del mondo Zacon Giò vincitore del Lotteria, lo spettacolare Vernissage Grif a segno nel Città di Montecatini e nell’Europeo, l’inossidabile Arazi Boko che chiude il tredicesimo anno di età con un poker forse irripetibile composto da Repubblica, Giorgio Jegher, Riccardo Grassi e Città di Siracusa fino al norvegese Cokstile arrivato in Italia in tempo per firmare il Costa Azzurra. Un capitolo a parte lo merita il biondo Valzer di Poggio che ha battuto il record di vittorie consecutive per un indigeno sulle piste francesi, ben dieci. Della serie "a volte ritornano" non passa inosservato il rientro del campione Urlo Dei Venti, dopo un 2019 non fortunatissimo si ripresenta in pista un anno e mezzo dopo e torna sul primo gradino del podio. Tra i più giovani in cima alla lista dei ricordi con un colpo a sorpresa nel Derby Bleff Dipa, insieme a Bepi Bi vincitore dell’Orsi Mangelli le punte di diamante della leva 2017. Uscendo dal circuito delle grandi corse meritano un applauso per impegno e generosità due toscani: Omsk Dei Greppi, non solo perchè è rientrato in corsa dopo quattordoci mesi lontano dallo piste e per un dodicenne con duecento corse sulle spalle il recupero è ancora più faticoso ma ha pure vinto due corse (su tre disputate nel 2020). Stessa tenacia di Noodles Bieffe con il suo record di cinquecento corse disputate in carriera. Per gli allenatori toscani non è andata poi così male, Gennaro Casillo conferma il proprio valore sul secondo gradino del podio con 316 vittorie (325 nel 2019) su 1391 disputate mentre Holger Ehlert al terzo con 268 su 1323 corse. Il podio dei driver con Gocciadoro, Di Nardo e Vecchione in ordine di classifica trova come primo toscano Antonio Greppi all’ottavo posto con 110 successi, a ruota Enrico Bellei che a causa di un piccolo infortunio in corsa ha chiuso la stagione ad inizio novembre è comunque undicesimo con 80 allori.