
La decisione decisiva verrà presa nelle prossime ore, tenendo conto anche del meteo e di un eventuale miglioramento della situazione generale. Ad oggi però, l’intenzione è riprendere a giocare: salvo condizioni meteo particolarmente avverse, il prossimo fine settimana il pallone pistoiese e valdinievolino tornerà a rotolare, dall’Eccellenza alla Terza Categoria, fino anche ai campionati giovanili. Questo l’indirizzo della Figc, con il calcio toscano pronto a ripartire dopo un turno di pausa forzata. Del resto, salvo un paio di situazioni particolarmente critiche, i danni arrecati dall’alluvione alla maggior parte dei campi sportivi calcistici della provincia pistoiese si sono rivelati marginali. Rappresenta ovviamente un’eccezione il territorio di Quarrata, duramente colpito dagli eventi degli ultimi giorni: il campo sportivo di Casini risulterebbe ancora impraticabile, al pari del Mollungo. L’Atletico Casini Spedalino è ad ogni modo al lavoro da giorni per ripulire l’impianto, al pari di volontari arrivati da tutto l’hinterland provinciale (e non solo) per liberare Quarrata dal fango. Anche Montale ha risentito non poco del maltempo, considerando in primis i danni provocati dall’esondazione dell’Agna nella zona industriale. Il campo sportivo intitolato a Paolo Perugi, nel quale gioca la Virtus Montale, non risulta tuttavia esser stato danneggiato più di tanto ed è utilizzabile.
Il turno dei vari campionati saltato lo scorso fine settimana verrà inoltre recuperato fra il 23 e il 24 dicembre prossimi, con la possibilità per le squadre di accordarsi anche nei giorni successivi al Natale. Fra sabato e domenica prossima alcune singole gare potrebbero essere rinviate, seguendo lo sviluppo degli eventi. Ma i campionati, dall’Eccellenza alla Terza, arrivando fino alle giovanili, ripartiranno. "C’è la massima disponibilità a venire incontro alle società, da parte nostra – ha spiegato Roberto D’Ambrosio, delegato Figc Pistoia – un momento sicuramente complicato, ma restiamo fiduciosi: siamo pronti a ripartire, anche per dare un segnale simbolico di normalità".
Giovanni Fiorentino
