Montecatini, "i russi cominciano a ritornare ma i costi rimangono troppo alti"

Alina Malatesta fotografa l’attuale situazione del turismo: "Solo i molto ricchi possono permetterselo"

Il mercato turistico da Russia ed ex Urss mostra timidi segnali di risveglio

Il mercato turistico da Russia ed ex Urss mostra timidi segnali di risveglio

Montecatini Terme, 7 marzo 2023 - "I russi molto ricchi stanno ricominciando a tornare in città, anche se in percentuale assai ridotta rispetto al passato. L’ambasciata italiana concede i visti turistici con una certa facilità, ma il viaggio aereo, a causa della guerra in Ucraina, deve essere via Istanbul o Belgrado. In questo modo le spese di viaggio aumentano parecchio. Inoltre, essendo fuori dai circuiti Visa e Mastercard, sono costretti a usare le carte cinesi Unionpay, con spese assai elevate, come American Express. Solo i cittadini più ricchi riescono a fare un viaggio del genere, al momento inaccessibile anche per fasce medio-alte della popolazione".

Alina Malatesta è la titolare dell’agenzia Fashion Agency di Pescia, dove si occupa di incoming a Montecatini e in Valdinievole per i turisti provenienti dalle repubbliche ex-Urss e dell’esportazione di prodotti di moda legati all’alta qualità. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha destabilizzato anche questi rapporti economici, anche se stanno iniziando ad apparire segnali positivi.

"Una volta – prosegue – anche gli ucraini erano affezionati clienti della città, che amavano molto per le atmosfere delle Terme. Per fortuna, nonostante il conflitto in corso, non sono spariti del tutto. La Polonia ha lasciato aperto le frontiere e, anche se tutti gli uomini dai 18 anni in su che possono combattere sono obbligati a restare, qualcuno è riuscito a venire a Montecatini. La sorpresa di quest’anno è che sono in aumento i visitatori provenienti dalle ex repubbliche asiatiche della vecchia Urss. Abbiamo avuto visitatori dal Kazakistan, dall’Uzbekistan, dal Tagikistan e dalla Georgia. Non sono ancora sciolti come i russi e gli ucraini quando trascorrono un soggiorno qui, ma la loro presenza è senza dubbio incoraggiante. Queste aree infatti stanno conoscendo un grande sviluppo".

"I prodotti del settore moda più costosi e di qualità – aggiunge – quello della cosiddetta fascia luxury, piacciono molto ai russi, ma in questo momento, a causa delle sanzioni, l’esportazione verso quel paese sta conoscendo una inevitabile contrazione. Le aziende di medio livello della Valdinievole continuano a lavorare, anche se hanno grosse difficoltà a riscuotere i pagamenti. A Mosca sono rimaste aperte pochissime banche". Il mondo degli affari, dal turismo al commercio, chiede la pace in Ucraina per poter andare avanti e qualche cliente russo di Alina Malatesta inizia a prendere le distanze da Vladimir Putin. "Diverse volte – spiega la titolare di Fashion Agency – ho sentito condannare la guerra, definita una vera e propria invasione".