REDAZIONE MONTECATINI

"Yves, non siamo fatti l’uno per l’altra"

All’asta la lettera di Edith Piaf a Montand scritta nel 1945, in cui la famosa cantante dà l’addio all’astro nascente italo-francese

Il 2021 appena trascorso, anno di doppia commemorazione di Yves Montand (100 anni dalla nascita e 30 dalla morte) ha offerto anche nuovi spunti per ricostruire nei dettagli la biografia quanto mai movimentata del divo di origine monsummanese.

La famosa casa d’aste Christie’s ha recentemente messo all’asta e venduto per 2500 euro una lettera autografa di Edith Piaf (1915-1963) indirizzata a Montand, in cui viene alla luce la verità sulla loro rottura sentimentale e professionale, argomento finora trattato solo in base a indiscrezioni o a brevi accenni dello stesso cantante e attore naturalizzato francese.

La lettera di otto pagine manoscritte porta la data del 30 ottobre 1945 da Bruxelles, dove la Piaf si trovava in tournée. Per lui si firmava confidenzialmente Pupuce. Ecco la parte di testo, tradotto dal francese, in cui si condensa la rottura voluta dalla celebre cantante: "Yves, non sto cercando di scusarmi. Doveva finire un giorno tra noi. So da tempo che non siamo fatti l’uno per l’altra. Puoi credere che ne sono terribilmente infelice, ma non si torna indietro su ciò che è stato deciso... E sai anche i motivi per cui ho il diritto di avere un punto debole. Più avanti ci rivedremo sicuramente e forse avremo capito tante cose. Perdona il dolore che ti ho causato, ma quello che può rassicurarti è che il mio è ancora più grande… Che storia stupida, Dio in cielo. Dimenticami rapidamente e rimani il grande e buon uomo che sei. Tu sei, nonostante tutti tuoi difetti, un tipo straordinario e meraviglioso. Sto firmando per l’ultima volta. Pupuce".

Edith Piaf e Yves Montand si incontrarono nel luglio 1944, quando lui apriva il concerto della già affermata diva al Moulin Rouge. Dopo qualche mese nacque l’idillio, prima segreto, poi pubblico, che si rivelerà tanto breve quanto passionale. L’ingresso nel mondo della Piaf permise sicuramente a Montand di incontrare alcune figure decisive per avviare la sua sfolgorante carriera.

Nell’autunno del 1945, quando la Piaf scrisse questa lettera, anche Montand era in tournée nel nord della Francia e in Belgio (6 ottobre-2 novembre). La gelosia di Yves, che allora stava vivendo il suo primo grande amore, e le presunte infedeltà della Piaf durante la tournée belga (rivelate a Montand da Claude Briac, agente di molte celebrità dell’epoca) finirono per rovinare la loro relazione. Continuarono a vedersi fra la fine del 1945 e l’inizio del 1946 e reciteranno insieme nel film "Étoile sans lumière" di Marcel Blistène, prima di porre fine al loro rapporto anche artistico.

Lo stesso Montand tornò sull’argomento in un’intervista a France Soir del 1 ottobre 1969, ripubblicata sulla recente biografia di Ivo Livi dal titolo "Moi, ma vie" (Clichy, Firenze 2017, uscita in Francia l’anno precedente). "Ci ho messo due anni – disse – per rimettermi da quella rottura. Ho passato due anni di depressione. Non sono stato io a lasciare Edith, è stata lei a farlo". Adesso, con la pubblicazione della lettera venduta all’asta, la verità allora gridata da Montand ha trovato la definitiva conferma.

Marco A. Innocenti