
Volontario ProCiv trovato morto Il magistrato dispone l’autopsia
Ci sono ancora tanti, troppi, interrogativi irrisolti attorno alla morte di Saverio Cecchi, 49enne ritrovato senza vita nella sua casa in via della Lama, a Chiesina Uzzanese. Il tragico ritrovamento è avvenuto nella tarda serata di martedì.
"Abbiamo visto vigili del fuoco e carabinieri attorno all’abitazione di Saverio – raccontano i vicini di casa – ma non potevamo immaginare la gravità di quanto successo. Siamo addolorati per la sua morte".
Fonti vicine ai carabinieri hanno parlato di morte naturale poco dopo il ritrovamento a casa sua. Tuttavia nella mattinata di ieri la salma del 49enne è stata posta sotto sequestro dalla magistratura, che ha anche disposto l’esame autoptico inIzialmente non previsto. Testimoni hanno raccontato di un ricovero in ospedale avvenuto lo scorso sabato, a seguito di un non meglio precisato malore sofferto mentre era fuori casa. Dopo poco però Cecchi si era apparentemente ripreso; aveva firmato i fogli necessari per uscire dall’ospedale ed era tornato a casa sua. Nessuno dei suoi amici lo aveva più visto in giro nei giorni successivi e proprio questo ha destato i sospetti: da lì l’allarme e l’intervento dei carabinieri nella casa di via della Lama.
L’uomo abitava da solo da circa un anno, dopo la morte dell’anziana madre avvenuto lo scorso giugno, con la quale aveva condiviso la casa dopo la separazione dalla moglie, avvenuta alcuni anni fa. Cecchi era un volontario molto attivo della ProCiv di Chiesina Uzzanese e per questo era ben conosciuto in paese, rimasto sotto shock dalla notizia della sua morte.
I carabinieri stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Cecchi: alcuni conoscenti avrebbero raccontato di averlo visto, negli ultimi tempi, con il viso segnato da alcuni segni, tra cui un occhio nero: non è chiaro se si fosse trattato del risultato di un banale incidente domestico, come ad esempio una caduta, o se qualcuno lo avesse picchiato, né tanto meno se le eventuali percosse ricevute potrebbero essere in qualche modo collegate con la sua morte. Un amico di Cecchi, che chiede di rimanere anonimo, ha raccontato di averlo accompagnato a sporgere denuncia per un’aggressione subita alcuni mesi fa. Semplice coincidenza o qualcosa di più? Elementi questi, che al momento non trovano riscontro ufficiale dagli inquirenti che stanno eseguendo le verifiche nel più stretto riserbo. Nel corso del fine settimana l’esame autoptico metterà, con ogni probabilità, la parola fine a questa drammatica storia.
Francesco Storai