DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Vendita delle Terme. Ruggiero si fa da parte per Grocco e Tamerici

Il professionista vuole valutare le effettive modailità di spacchettamento. Non solo: dubbi anche sulla questione del vincolo con le Leopoldine.

Il patrimonio delle Terme

Il patrimonio delle Terme

Colpo di scena nella complessa vicenda relativa alla vendita degli immobili delle Terme. L’architetto Oreste Ruggiero e la figlia non hanno rinnovato le offerte di acquisto, in scadenza il 31 maggio, presentate per le Tamerici e l’ex istituto Grocco. Il professionista mantiene il più stretto riserbo, ma la decisione sembra essere dettata dalla volontà di conoscere le effettive modalità in cui i beni strategici delle Terme saranno spacchettati e venduti in singoli lotti riguardanti uno o più edifici. Ruggiero, peraltro, aveva espresso un certo stupore davanti al dibattito emerso in consiglio comunale sulla necessità di vincolare l’ex istituto Grocco alle Leopoldine per rendere più completa la possibile realizzazione di una piscina termale, laddove il cantiere del progetto Fuksas è fermo da quattordici anni.

Ma a che punto sono gli interessamenti per i beni delle Terme? La Regione, ormai da tempo, ha presentato un’offerta per l’acquisto degli stabilimenti storici Tettuccio, Regina, ed Excelsior, con uno stanziamento di 17,5 milioni, confermato anche nel bilancio di previsione 2025. La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia sta preparando la delibera per l’offerta di acquisto delle Terme Torretta. Il Comune punta al Tennis Torretta, all’ex campo pratica golf, all’archivio storico e a quello musicale, alla biblioteca storica e alla collezione di dipinti e opere grafiche della società Terme di Montecatini, pari a settantanove unità, oltre che a un rilevante numero di spazi verdi ancora di proprietà dell’azienda.

Intanto dopo la vendita della Palazzina Presidenziale, sono stati ceduti due terreni in zona Panteraie dove sorgono due antenne radiomobili e il terreno dove sorge il parco giochi Termeland, in viale Bicchierai. Minuzie, rispetto alla partita complessiva che si sta giocando.

Il mancato rinnovo delle offerte di Ruggiero e della figlia per Tamerici ed ex istituto Grocco, pur non significando il ritiro ufficiale della famiglia dalle procedure di vendita, ha creato un po’ di agitazione. Il dibattito sulla necessità di non dividere l’ex istituto Grocco dalle Leopoldine era stato innescato da una mozione, poi ritirata in attesa di chiarimenti sull’effettiva possibilità di agire in questo senso, presentata dal gruppo Montecatini: il futuro è nel nome. "Una separazione dei due stabilimenti – hanno detto Edoardo Fanucci, Andrea Bellettini e Andrea Bonvicini – comporterebbe un depauperamento chiaro ed evidente del patrimonio termale e, nello specifico, un danno verso il Comune sia nella sua qualità di socio che nella sua posizione di creditore sociale".

Daniele Bernardini