
Un assegno di 12 milioni per aiutare il Montecatini che era in difficoltà
di Gabriele Galligani
Pochi lo sanno, ma Silvio Berlusconi è stato anche "sponsor" del Montecatini calcio. "Accadde - ci racconta l’ex presidente biancoceleste Moreno Zinanni - quando alla guida della Nazionale c’era Arrigo Sacchi. Fu lui a fare da tramite. Quell’incontro e quel suo aiuto inaspettato mi colpì davvero ed è un ricordo che mi porterò sempre dietro. E di quel gesto gli sono stato sempre grato".
Facciamo dunque un passo indietro per capire come si è arrivati all’aiuto economico del cavaliere al club termale. E’ il 1993 Arrigo Sacchi ha lasciato la panchina del Milan per quella della Nazionale. A febbraio c’è una partita decisiva per la qualificazione ai Mondiali che si disputeranno negli Stati Uniti l’anno successivo: gli azzurri dovranno affrontare il Portogallo in trasferta. L’Italia è come sempre in ritiro a Coverciano e qui si dovrebbe giocare una partita amichevole con la Primavera del Parma. Ma la tribuna del centro tecnico è inagibile e così viene deciso di spostare la partita allo stadio di Montecatini. Come spiegherà Gigi Riva, team manager della Nazionale, ai cronisti, è anche il premio alla città per l’ottima organizzazione della città termale per il Mundialito Under 17. Così il 20 febbraio si gioca l’amichevole che vedrà gli azzurri battere la Primavera gialloblù per 6-0. A fine partita Sacchi s’intrattiene con Zinanni e il presidente del sodalizio biancoceleste gli parla anche delle difficoltà di gestione della società. Sembra un discorso, come tanti, finito lì.
"E invece - racconta Zinanni – qualche mese dopo mi arriva l’invito per andare a una festa del Milan al PalaTrussardi". Così a novembre Zinanni, assieme all’altro presidente biancoceleste, l’amico Piero Papini (scomparso poi prematuramente nel 2001) si recano a MIlano: "Pensavamo a un invito di cortesia e invece quando salutammo Arrigo Sacchi ci disse che ci sarebbe stata una sorpresa. E infatti durante il suo intervento Berlusconi ci salutò. Pensavamo che la sorpresa fosse quella e invece poco dopo al nostro tavolo si presentò Franco Baresi con una busta. L’aprimmo e all’interno c’era un assegno di dodici milioni, che all’epoca era una discreta somma, per la squadra del Montecatini. Successivamente riuscì a prendere un appuntamento e andammo di persona a ringraziarlo per il gesto che non scorderò mai".