Anziani truffati per 13 milioni di euro. "Chi li raggira è indifferente ai sentimenti"

La psicologa clinica e forense Silvia Calzolari traccia un profilo degli accusati di casi similari a quello di Ponte Buggianese

Silvia Calzolari ha svolto incarichi di esperto psicologo al ministero della Giustizia

Silvia Calzolari ha svolto incarichi di esperto psicologo al ministero della Giustizia

Montecatini Terme, 27 maggio 2022 - "La mancanza di empatia è senza dubbio uno dei motivi che spinge a commettere reati vergognosi ai danni dei più deboli e quindi dei più anziani. È il male del secolo in cui stiamo vivendo". La montecatinese Silvia Calzolari, psicologa clinica e forense, svolge attività di consulenza per le forze dell’ordine. Pur non entrando nel caso specifico della famiglia di Ponte Buggianese finita agli arresti domiciliari per aver portato via, in tutto, 13 milioni di euro a due anziani con problemi psichici residenti a Pisa e a Santa Croce sull’Arno, la criminologa spiega cosa spinge ad agire certi soggetti in casi similari.

Che cos’è la mancanza di empatia?

"È l’incapacità di mettersi nei panni degli altri. L’empatia non è sempre una dote innata e quando una persona ne è priva, deve apprenderla. È necessaria un’inversione di ruolo per essere davvero empatici. I soggetti privi di questa caratteristica riescono a capire soltanto una parte di realtà e sono incapaci di valutare la dimensione causa-effetto. Non vedono oltre il presente e sono incapaci di valutare gli altri".

Cosa provano le persone prive di empatia?

"Raggiungono una gratificazione e un coinvolgimento emotivo più basso degli altri. Manca continuamente un senso della realizzazione, fondamentalmente non riescono a essere soddisfatti per quello che magari fa felicissima un’altra persone".

Perché persone del tutto prive di empatia se la rifanno così spesso con anziani soli e malati, cercando di truffarli, raggirarli e manipolarli?

"Gli anziani soli e malati sono un obiettivo facile da colpire. I soggetti privi di empatia, di solito, si confrontano esclusivamente con persone assai più deboli di loro. Perché, se la stessa cosa dovesse avvenire a livello paritario, non avrebbero risorse. Possiamo affermare senza problemi che personaggi di questo tipo, dal punto di vista delle funzioni interpersonali e psicologiche sono zero".

Quale sarebbe secondo lei la pena più giusta per queste persone?

"Trovarsi in una situazione come quella che hanno fatto provare alle loro vittime. Secondo me, meriterebbero di essere sottoposti alla legge del contrappasso come i grandi peccatori che nell’inferno della Divina Commedia. La mancanza di empatia nella nostra società sta producendo danni in molti ambiti".

Calzolari dal 2003 al 2018 ha svolto incarichi di esperto psicologo al ministero della Giustizia con funzione di osservazione e trattamento della popolazione detenuta. Ha svolto funzioni di giudice onorario minorile alla Corte d’Appello di Firenze. Già professore a contratto e commissario d’esame di Stato all’Università di Firenze, è docente in vari corsi universitari e privati come esperta in materie psicologiche e criminologiche e svolge attività di polizia giudiziaria a fianco delle forze dell’ordine e di consulente negli uffici giudiziari. Da sempre si occupa di tematiche di violenza di genere, femminicidio e abuso su minori.