Tre mesi di affitto in regalo: "Agli artigiani serve un aiuto"

A Pescia, in piazza Mazzini, Serena Fantozzi offre un fondo in affitto a un artigiano con tre mesi gratuiti. L'iniziativa mira a riportare vita alla città, ma finisce per essere affittata a un'azienda di sigarette elettroniche.

Ha destato l’attenzione un cartello apparso su una vetrina, un fondo chiuso in piazza Mazzini. Uno spazio di proprietà di Serena Fantozzi, una delle titolari storiche di Giannino Dior, che lo propone in affitto a un artigiano concedendo tre mesi di affitto gratuiti. "È stato chiuso un paio d’anni – spiega la proprietaria –. Li per 13 anni ho fatto le vetrine del negozio, facendole di notte e pensandole di notte, sempre su temi sociali legati all’arte. Le facevo principalmente per lanciare messaggi. Per un po’ le ho lasciate vuote. Poi, però, ho deciso di provare a mettere dentro qualcosa, una attività, possibilmente artigianale. Non si è presentato nessuno".

Una iniziativa analoga Fantozzi l’aveva già presa qualche anno fa nella zona del Duomo, nel piccolo fondo dove una volta c’era un calzolaio. Il fondo venne affittato da una coppia giovane, che trattava abbigliamento e oggettistica vintage; all’epoca ebbe l’opportunità di rimanere in negozio per sei mesi senza pagare alcun affitto. "La zona degli artigiani, probabilmente, non sarebbe la piazza – prosegue Fantozzi – io l’ho buttata là. Se qualcuno mi avesse detto ‘dammi quel fondo per un anno gratis’ glielo avrei dato lo stesso. La zona per gli artigiani sarebbe quella delle Capanne, dove, però, c’è un problema importante, quello dei parcheggi. Se ci fosse un bel progetto, fatto per bene, per l’area ex Del Magro. Quella zona la dovrebbe acquistare l’amministrazione comunale. Perché se metti le persone nella condizione di poter parcheggiare tranquillamente a pochi metri da casa, i fondi al piano terra di quella zona si libererebbero. Bisognerebbe riportare un po’ di vita alla città. Io, però, ci ho voluto provare. Perché fondi da utilizzare, da affittare, ce ne sarebbero molti, anche a un prezzo ‘provocatorio’. Sarebbe un modo per valorizzare la città e per tenere vivi quegli spazi".

"Se riaprissero tutti i fondi sfitti – conclude Serena Fantozzi –, magari con nuove attività commerciali, forse vedremmo in giro più persone. Fondi che, se lasciati vuoti, a sé stessi, rischiano un rapido degrado. Ci ho provato. La coscienza ce l’ho a posto. Non abbiamo trovato un artigiano. Ma almeno arriva un negozio che a Pescia, per adesso, non c’è". Il cartello, infatti, è destinato a sparire presto: lo spazio sarà affittato a un’azienda che distribuisce sigarette elettroniche.

Emanuele Cutsodontis